A Roccasecca torna la tradizionale festa del broccoletto | Roma.Com

A Roccasecca torna la tradizionale festa del broccoletto

Nel borgo medievale della Ciociaria giunge alla sua edizione numero 31 la sagra che rende omaggio al suo prodotto tipico d’eccellenza, ecco il ricco programma. E tu ci andrai?

Un evento all’insegna del buon cibo, delle tradizioni e della promozione del territorio

Roccasecca ospita la 31esima edizione della festa del broccoletto. Nel cuore della Ciociaria si svolge questa manifestazione che è resa possibile grazie alla collaborazione con le associazioni del territorio. Un programma ricco e variegato, dallo sport alla cultura, con presentazioni di libri, trekking, escursioni in Mountain Bike e un ricco mercatino natalizio. Ma è il percorso gastronomico il vero fiore all’occhiello della festa, con piatti che uniscono tradizione e innovazione, con specialità come le sfogliatelle rustiche ripiene di broccoli, la polenta, gli gnocchi, le pizze fritte, rigorosamente a base di broccolo, con uno stand anche per i celiaci.

Roccasecca, le antiche origini e il suo castello

Il paese si trova all’ingresso di due gole che danno accesso alla Valle di Comino ed è sovrastato dal monte Asprano che sovrasta la Valle del Liri. La posizione geografica strategica lo ha reso abitabile sin dalla preistoria, con il ritrovamento di resti di mura perimetrali. La fondazione del borgo risale, invece, al periodo delle invasioni barbariche, con gli abitanti che lasciarono la pianura per sfuggire agli invasori. Fu costruito per scopi difensivi un castello a difesa del monastero di Montecassino, distante circa 20 km, con l’abate Mansone che intorno all’anno 1000 diede il controllo dellaroccaalla famiglia dei Conti D’Aquino, che ha dominato per secoli il paese.

Roccasecca e le vicende rilevanti degli ultimi secoli

Nel 1583 Roccasecca è venduta al duca di Sora Giacomo Boncompagni che ne fa un suo feudo, appartenente al Regno di Napoli, ma con larga autonomia. Nei due secoli successivi malattie e siccità riducono il numero degli abitanti finché nel 1742 diventa sede dei vescovi della diocesi di Aquino, con la costruzione di un palazzo vescovile. Il periodo più oscuro è vissuto durante il secondo conflitto mondiale, con duri e continui bombardamenti, culminati con il tremendo attacco alla stazione ferroviaria del 23 ottobre 1943.

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