Apre il primo fast food di bombette pugliesi a Trastevere | Roma.Com

Apre il primo fast food di bombette pugliesi a Trastevere

Si chiama “Boombeat” ed è un locale dedicato all’involtino farcito che sta conquistando non solo i romani ma anche i turisti, con materie prime provenienti dalla regione del Sud. Andrai a gustare i suoi prodotti?

Una novità gastronomica nella Capitale, un fast food inedito che arriva dalla Puglia

A Roma apre il primo fast food dedicato alle bombette pugliesi. Un prodotto che si prepara adagiando su un tagliere delle fettine sottili di capocollo di maiale, farcite con pezzetti di formaggio canestrato, sale, pepe e prezzemolo. Sono poi arrotolate e richiuse manualmente sino a creare fagottini di piccole dimensioni. Gli involtini così ottenuti sono cotti nel forno a legna, su uno spiedo posto in verticale, mantenendo il fuoco di lato per non alterare il sapore.

Un metodo innovativo per trapiantare nella Città Eterna la ricetta originaria

A portare la ricetta in Via Pascarella, a pochi minuti da Stazione Trastevere, sono i soci Marianna Mongelli e Francesco Greco. Lui è un imprenditore nel campo della ristorazione, lei un’agente immobiliare. Romana trapiantata in Puglia, è moglie di un macellaio che, a Martina Franca, ha fatto delle bombette la sua specialità. Le bombette arriveranno già composte e conservate sottovuoto dalla città della provincia di Taranto, per essere cotte al momento e servite da un bancone sovrastato dalla tipica luminaria da festa di paese.

I possibili abbinamenti culinari di un piatto da gustare all’istante

Nel panino la carne si potrà infatti abbinare ad altri ingredienti come il caciocavallo semistagionato alla piastra, la cipolla di Acquaviva o le cime di rapa stufate. I prezzi partono dai 5 euro e anche le bibite sono di quel territorio, dalla Ruffo alla Birranova artigianale. Una soluzione temporanea dato che il locale ha aperto da un mese, con gli involtini di carne ripieni e arrostiti, infatti, danno il meglio di sé quando assaggiati ancora fumanti, con una ricetta che è radicata in Puglia da qualche decennio.
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