Cicerone, la voce della Repubblica Romana | Roma.Com
Follow Us:

Cicerone, la voce della Repubblica Romana

Cicerone

Oratore, filosofo e politico, Marco Tullio Cicerone è stato il maestro dell’arte della retorica. Le sue parole riecheggiano ancora oggi, simbolo di giustizia e intelligenza senza tempo. Chi meglio di lui avrebbe potuto insegnarci il potere della parola?

Il divulgatore per eccellenza del pensiero greco

Cicerone è stato una figura molto importante per Roma. È stato uno dei suoi filosofi e uomini politici più grandi, e con le sue parole e soprattutto i suoi testi, ha scritto una pagina di storia talmente importante, che lo porta a essere ricordato nei secoli.

Oggi infatti viene studiato un po’ ovunque nelle scuole: nelle lezioni di storia, di filosofia, ma anche durante quelle di latino, essendo stato Cicerone l’inventore del linguaggio filosofico latino, ovvero di un linguaggio che esprimeva i pensieri filosofici e che permetteva ai romani di conoscere la filosofia greca.

Anche per questo, ancora oggi è considerato un personaggio molto importante.

Un filosofo dal pensiero poco originale?

Tra tutti i filosofi, Cicerone si è soprattutto distinto per aver portato il pensiero greco a Roma, per aver fatto conoscere ai romani il pensiero dei greci. Proprio per questa ragione però, potrebbe essere ritenuto un filosofo dal pensiero “poco originale“.

Essendo stato un divulgatore della filosofia greca, si tende a pensare che, a differenza di molti altri filosofi, Cicerone non si sia costruito un proprio pensiero, ma si sia fatto semplicemente influenzare dai greci. Tuttavia è talmente importante ciò che ha fatto per i romani, che è inevitabile inserirlo tra i più grandi maestri della filosofia.

Non solo un grande filosofo e oratore, ma anche un importante politico

Sebbene di Cicerone si riconoscano soprattutto le divulgazioni e le abilità d’oratore, è bene ricordare Cicerone anche come un importante uomo politico. È stato un forte sostenitore della Repubblica e una persona che si è opposta al potere assoluto di Cesare, Pompeo e Marco Antonio.

Soprattutto è stato un uomo che non ha mai avuto problemi nel dare voce al proprio pensiero, anche a costo di scagliarsi contro qualcuno. Ne sono una dimostrazione le sue opere contro alcuni uomini politici dell’epoca, Catilina e Marco Antonio. Su di loro ha scritto una serie di discorsi, intitolati “Philippicae” e “Catilinariae“, attraverso i quali, senza peli lingua, li criticava: non la mandava a dire a nessuno, altro che i dissing che ci sono oggi.

Condividi:

Potrebbero ineressarti anche...

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL