"Cor contento, lingua al vento": quando il buon umore non fa tenere la bocca chiusa | Roma.Com
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“Cor contento, lingua al vento”: quando il buon umore non fa tenere la bocca chiusa

Spesso quando si è euforici si ha la tendenza a riflettere meno prima di parlare e a rivelare dettagli che era meglio tenere nascosti o confidenze fatte da altri.

Non sempre è facile tenere la bocca chiusa, soprattutto quando si è felici

Capita di ricevere buone notizie che possono migliorarci la giornata. Il rischio che corriamo in quei casi è quello di mettere per un attimo la razionalità da parte e lasciarci influenzare dalle emozioni positive che stiamo vivendo, non rendendoci conto di essere più vulnerabili e suscettibili. Gli altri potrebbero approfittarne per ricevere informazioni che volevano conoscere. I segreti sono importanti e per essere confidenti è necessaria avere la fiducia che è anche facile da perdere. Ma al di là della responsabilità di terzi, sta a noi stare all’erta e non fare figuracce.

L’altra faccia della medaglia di quando riceviamo una bella notizia

Quando si è felici si può aprire la bocca più del dovuto, lasciandoci andare ad affermazioni di cui potremmo pentirci, con l’autostima che aumenta e i progetti che diventano più ambiziosi. Si ha la convinzione di poter essere in grado di portare a compimento ogni impresa, questo può schiantarsi di fronte all’evidenza e all’incapacità di rispettare delle promesse fatte senza il giusto raziocinio. Rimediare dopo può essere impossibile e dobbiamo barcamenarci per non deludere chi aveva fatto affidamento su di noi.

Un detto romano che mette in evidenza l’incapacità di tenere sempre tutto sotto controllo

Un’altra situazione simile può essere quella in cui avevamo spergiurato di tenere per noi un episodio o una riflessione che ci era stata confidata ma che volevamo condividere con altri, per qualsiasi motivo. Un’espressione in romanesco parla di questo e recita Cor contento, lingua al vento e raccomanda di saper controllare il nostro desiderio di spettegolare. Non c’è un rimedio preciso, sta a noi contare fino a dieci prima di parlare, perchè poi potrebbe essere troppo tardi.

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