Lo “stai a guarda er capello”, il detto che nasce nelle osterie
È nato nelle osterie diverso tempo fa, ma poi è diventato talmente d’uso comune, che oggi a Roma si usa molto spesso. Tu[...]
Lo conosci? È un proverbio che prende in giro i luoghi comuni e ci ricorda che, a Roma, il vino, e la vita, si godono senza troppi moralismi.
Il proverbio popolare “Dentro la botte piccola c’è il vino buono” è noto e diffuso in tutta Italia, usato per esaltare le qualità delle persone minute o dall’aspetto modesto, ma ricche di valore.
A Roma, però, lo spirito ironico e dissacrante del popolo ha dato vita a una versione tutta sua: “Dentro la botte piccola c’è il vino buono, ma in quella grossa ce ne sta de più”.
Un’aggiunta che strappa un sorriso e svela la saggezza spiccia di chi bada più alla sostanza che all’apparenza.
Questo modo di dire è un perfetto esempio di come i romani sappiano giocare con i proverbi tradizionali, capovolgendone il senso con una battuta fulminante.
Se la botte piccola è sinonimo di qualità, quella grande lo è di quantità: e tra il buono e l’abbondante, il romano sceglie spesso il secondo.
Non si tratta di disprezzare il valore, ma di riconoscere che nella vita, a volte, è meglio avere tanto, che sia vino, amore o allegria, piuttosto che poco e buono.
Usato per sdrammatizzare, rompere il ghiaccio o lanciarsi in una risata conviviale, questo detto rappresenta bene l’indole generosa, godereccia e concreta del popolo romano.
È il trionfo dell’abbondanza, del piacere semplice e del “mejo magnà oggi che pensà domani”. In fondo, che si tratti di una botte piccola o di una grande, ciò che conta davvero è che dentro ci sia il vino: e Roma, da sempre, ne versa a fiumi, con sapienza e leggerezza.
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