La tavola romana tra diete, proverbi e poesia
Mangiare, per i Romani, è storia antica, passata di bocca in bocca, masticata a quattro ganasce all’insegna di panza mia fatte capanna. Dai[...]
Grossi, rustici, autentici: i ciavattoni sono un piatto che parla romano. Pasta generosa, sughi corposi e sapori decisi fanno di questa specialità un inno alla cucina verace, quella che non ha bisogno di fronzoli per conquistare.
I ciavattoni sono una specialità dolciaria della tradizione romana, meno nota ai turisti ma amatissima dai romani autentici.
Si tratta di dolci che ricordano per aspetto le sfogliatelle, con una pasta esterna croccante e friabile e un ripieno morbido e profumato.
Spesso farciti con ricotta, canditi, uvetta o cioccolato, i ciavattoni rappresentano l’essenza della pasticceria popolare: pochi ingredienti semplici, tanta sostanza e sapore genuino.
A differenza delle sfogliatelle napoletane, che richiedono una lavorazione più elaborata, i ciavattoni nascono dalla cucina di casa, da mani esperte ma non professionali.
La loro forma è irregolare, mai perfetta, e questo è proprio ciò che li rende speciali. La pasta frolla o sfoglia che li avvolge viene spesso arricchita con strutto o burro, e cotta fino a doratura.
Ogni famiglia custodisce la propria versione, tramandata di generazione in generazione, con piccole varianti nel ripieno a seconda della zona o del gusto personale.
I ciavattoni sono il classico rustico da trovare sulle tavole delle feste, nelle panetterie di quartiere o nei forni storici della città.
Non è raro vederli accanto a crostate, tozzetti e ciambelloni, simboli di una Roma semplice e affettuosa, che profuma di vaniglia e forno acceso.
Mangiare un ciavattone significa fare un salto indietro nel tempo, quando la merenda si preparava in casa e i dolci erano gesti d’amore più che prodotti da pasticceria.
Mangiare, per i Romani, è storia antica, passata di bocca in bocca, masticata a quattro ganasce all’insegna di panza mia fatte capanna. Dai[...]
Un viaggio affascinante nella storia, nelle forme e nei riti della pasta, il simbolo più amato della cucina italiana. Un museo unico[...]
Come già saprai, i romani, sono un popolo semplice, a cui basta essere insieme ai propri amici a scherzare e condividere una tavola[...]
Croccanti fuori, tenere dentro e dal sapore inconfondibilmente romano: le frittelle di broccolo sono un classico da osteria che racconta una cucina povera,[...]
Situato nel Rione Prati, L’Osteria degli Avvocati è il posto in cui tradizione e innovazione si incontrano, in un ambiente elegante e con[...]
Per dissetarsi nei caldi pomeriggi estivi, i capitolini si preparano la grattachecca, una bevanda rinfrescante con sciroppi vari. Ecco la sua ricetta. La[...]
Sushi con vista e respiro d’estate: da “Daruma” all’Eur si cena all’aperto, tra sapori orientali e atmosfera rilassata, proprio accanto al laghetto. Un’esperienza[...]
Immancabile in questo periodo dell’anno sulle tavole dei romani la pasta alla checca, condita con mozzarella, caciotta, basilico e pomodori. Cosa rende la[...]
Zio Rocco sbarca al Salario e promette notti romane a suon di crema, pistacchio e lievitazioni perfette. Curiosi? Meglio andare a stomaco vuoto.[...]
Come preparare un primo dal sapore forte e molto apprezzato nella cucina romana, un tripudio di gusto che sazia anche i palati più[...]
L’attenzione alla qualità della materia prima e l’originalità dello chef sono gli elementi che rendono il menù di questo locale tutto da scoprire.[...]
Un impasto di ingredienti semplici, arricchito di nocciole tostate, consente di poter preparare e gustare un dolce molto amato nel Lazio. Ecco tutti[...]
Ha aperto a Roma Yezi, un nuovo ristorante pan-asiatico che offre un’esperienza culinaria unica, con piatti innovativi e un ambiente raffinato nel cuore[...]
Un nuovo locale ha aperto nel rione, con un menù tipico della città e che vede anche la pizza scrocchiarella, cotta nel forno[...]
Quando menzioniamo i primi piatti della cucina romana non vengono quasi mai citati gli spaghetti burro e alici ma sono deliziosi e rapidi[...]