La Chiesa di San Leone I nella via Prenestina, una struttura dalle mille vite | Roma.Com
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La Chiesa di San Leone I nella via Prenestina, una struttura dalle mille vite

Questo edificio religioso è stato costruito dopo la seconda guerra mondiale, con la facciata in mattoni, con portali in travertino, sculture e un rosone. Ci sei mai stato?

La chiesa di San Leone I e la sua costruzione

La chiesa di San Leone I si trova nel quartiere Prenestino-Labicano ed è stata costruita tra il 1950 e il 1952, su un progetto da parte dell’architetto Giuseppe Zander. La parrocchia omonima di cui è sede è nata il 7 ottobre del 1952 per mezzo di un decreto del cardinale vicario Clemente Micara e ha ricevuto la prestigiosa visita da parte del pontefice Giovanni Paolo II nel 1989, che ha conferito al plesso una nomea che ha superato la via che lo ospita.

La chiesa di San Leone I e la sua struttura architettonica

La facciata si presenta in mattoni, con portali in travertino e scultore a opera di Luigi Venturini, con un rosone nella parte superiore. L’interno è a tre navate, divise da colonne in cemento e che reggono il soffitto, costruito con lo stesso materiale, molto usato per le recenti costruzioni a scopo religioso e inusuale per gli edifici che hanno una storia più antica. Sulla cantoria alla sinistra del presbiterio si trova l’organo a canne, a trasmissione elettrica e che dispone di 30 registri su due manuali e pedale.

La chiesa di San Leone I e le opere che ospita al suo interno

La chiesa conserva opere del secolo scorso, tra cui i mosaici dell’arco trionfale e dell’abside che raffigurano l’Allegoria della società cattolica e l’incontro del santo con Attila e le vetrate del rosone, con i dieci comandamenti. E ancora i mosaici absidali della cappella del SS. Sacramento e quello della cappella della Madonna della Pace. Da menzionare, infine, il gruppo bronzeo dell’altare maggiore con raffigurata la Crocifissione di Venanzo Crocetti, un Sacro Cuore di Gesù di Luigi Montanarini, una Sacra Famiglia di Gisberto Ceracchini nel transetto e una Madonna col Bambino di Alfredo Biagini sull’altare dell’abside di sinistra.

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