Oggi è la giornata internazionale dei migranti, ma quali sono i quartieri più multietnici di Roma?
Roma multiculturale
Roma è la Capitale del mondo e nel corso dei secoli tante persone, non solo provenienti da nord a sud dell’Italia, vi hanno trovato riparo. Al centro del mediterraneo, la Capitale ha sempre accolto tutti, divenendo un enorme e colorato arcobaleno, in uno spazio di barriere e di chiusure. E, d’altra parte, la conferma ce la danno i nostri antenati. Gli antichi romani, in quanto ad integrazione ed accoglienza, non furono da meno: la Caput Mundi era anche in passato una società multietnica, con forte presenza di extraeuropei e meticci. A farne una meta allettante non era soltanto la sua posizione geografica, ma la sua posizione sociale e politica: mitizzata da molte popolazioni di barbari e stranieri, all’interno del suo variegato Impero, Roma si presentava agli occhi del mondo come luogo ideale in cui vivere e prosperare. Così, Galli, Iberi, Africani, Greci, Siriani, Egizi, Ebrei, Cilici, Traci, Sarmati, Germani e Etiopi non tardarono a farne il loro bersaglio prediletto. Il colore della pelle non era affatto un discriminante nell’antica Roma, perciò spesso i vinti erano integrati e non marginalizzati, soprattutto per via di meccanismi sociali ed economici che ne garantivano maggiore ricchezza. Non stiamo dicendo che era tutto rose e fiori, ma più che la provenienza, nell’antica Roma, contavano i beni posseduti, il loro valore e la posizione sociale che ne derivava. Così, oggi non stupisce l’odierna apertura di Roma, ma voi li conoscete i quartieri più etnici dell’Urbe?
Il quartiere Esquilino
Situato su uno dei sette colli (che poi non sono sette), uno degli antichi quartieri più noti e centrali di Roma, l’Esquilino, può essere considerato il luogo, per eccellenza, più diversificato e multiculturale della Capitale. Piazza Vittorio Emanuele, in questo senso, si fa portavoce della profonda anima cosmopolita di Roma e chissà se i suoi migranti abbiano approdato qui passando per la Porta Magica o per la Stazione Termini! Accogliendo di continuo turisti e famiglie delle più disparate nazionalità, passeggiando ogni insegna, ogni negozio vi mostrerà la natura ricca e vivace del quartiere.
(Fonte: www.varie.eu)
Il quartiere di Torpignattara
Spostandovi nei pressi della via Casilina, ecco stagliarsi invece, al confine col Pigneto, il quartiere di Torpignattara, altro grande esempio di integrazione. A fare da apripista alla multiculturalità sono state soprattutto le famiglie provenienti dal Bangladesh. Così, nel cuore di questa suggestiva area romana, non mancherà occasione di far conoscenza di qualche storia, evento o tradizione nata lontano e giunta sin qui.
Il quartiere ebraico
E come non inserire in questa lista, variamente cromatica, il quartiere ebraico? Da molti conosciuto come “ghetto ebraico” è qui che entrerete a contatto con i racconti di una delle popolazioni purtroppo più stigmatizzate di sempre. Dalla Sinagoga ai ristoranti tipici, avrete l’occasione di imparare non solo un pezzo di storia romana, ma numerosi usi, come la tipica filosofia Kosher, eterogenei rispetto ai nostri.
Insomma, per chi crede che la ricchezza di un luogo sia dovuta anche dalla diversità di chi lo abita, Roma e i romani, in fatto di integrazione, sono davvero un modello. La Capitale non è solo una metropoli d’interesse storico e culturale, ma un vero e proprio palcoscenico di attori dalle mille esistenze e dalle mille derivazioni. E non è anche questo speciale connubio a renderla così meravigliosamente bella?
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