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Mario Monicelli, il maestro della commedia che ha regalato grandi risate a chiunque

Monicelli

Mario Monicelli è un maestro della commedia all’italiana che ha scritto alcune delle pagine più importanti del cinema italiano. Con film come “I Soliti Ignoti”, “La Grande Guerra” e “Amici miei”, ha saputo mescolare umorismo e riflessioni sociali, regalando al pubblico storie indimenticabili che continuano a fare la storia del cinema.

Tra i più grandi maestri del cinema

Mario Monicelli è stato uno dei maestri indiscussi della commedia all’italiana, capace di raccontare il nostro Paese attraverso uno sguardo pungente, ironico e profondamente umano. Ha diretto decine di film memorabili, collaborando con alcuni dei più grandi attori italiani, da Vittorio Gassman a Totò, da Marcello Mastroianni a Ugo Tognazzi.

Il suo cinema non si è mai accontentato della risata facile: ha usato l’umorismo per scavare nelle contraddizioni della società italiana, oscillando tra la tragedia e la farsa, il grottesco e la malinconia.

“La grande guerra”, il film che ha l’ha consacrato

Uno dei suoi capolavori più celebri è “La grande guerra”, pellicola del 1959 che ha come protagonisti Gasmmann e Sordi. Il film racconta le vicende di due soldati italiani durante la Prima guerra mondiale, mescolando comicità e dramma in modo rivoluzionario per l’epoca.

Monicelli riesce a smontare la retorica eroica, mostrando la guerra come un’esperienza assurda e crudele, vissuta da uomini comuni, spesso codardi, che però alla fine trovano il coraggio in modo tragicamente autentico. Il film vinse il Leone d’Oro a Venezia, consacrando Monicelli come autore di livello internazionale.

“I soliti ignori” il primo esempio della commedia all’italiana

Altro tassello fondamentale della sua filmografia è “I soliti ignoti”, considerato il primo vero esempio di commedia all’italiana. In questo film del 1958, Monicelli prende il genere del noir americano e lo rovescia, raccontando una banda di ladruncoli sgangherati alle prese con un colpo destinato al fallimento.

Con un cast strepitoso, composto da Mastroianni, Gassman e Totò, il film è una metafora irresistibile dell’Italia del dopoguerra, fatta di miseria, improvvisazione e solidarietà.

“Amici miei”, la commedia cult che ha lasciato il sorriso amaro

A chiudere idealmente questo trittico, c’è “Amici miei”, una commedia del 1975 amara e brillante sulla fuga dalla vecchiaia e dalla noia borghese attraverso zingarate e scherzi crudeli.

Una riflessione lucida e affettuosa sull’amicizia, la nostalgia e il tempo che passa, che ha lasciato un segno profondo nella memoria collettiva italiana.

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