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Torna a Roma il festival del cinema del Mediterraneo

Torna nella Capitale per la sua edizione numero 30 il festival del cinema del Mediterraneo per celebrare le culture che su di esso si affacciano, ecco i film in concorso

Uno dei festival più longevi presenta un’edizione storica, con tanti appuntamenti anche online

La Capitale torna ad animarsi con l’edizione numero 30 del MedFilm Festival, il festival del cinema del Mediterraneo, la più longeva manifestazione cinematografica di Roma che quest’anno tocca uno storico traguardo, a riprova dell’attualità e centralità di un’idea positiva di Mediterraneo e delle culture che su di esso si affacciano e vivono. Il MedFilm avrà anche una diffusione online, grazie alla collaborazione con MYmovies ONE, sulla cui piattaforma sarà possibile trovare una nutrita e significativa selezione dei titoli presenti al festival.

Le varie location e i diversi appuntamenti del ricco programma

Le pellicole saranno trasmesse nei cinema e nei musei come il MAXXI, il Teatro Palladium e la Casa del Cinema, con varie iniziative, dal concorso cinematografico ai meeting industry, dalle retrospettive storiche ai focus tematici, dagli eventi letterari alle masterclass universitarie agli incontri in carcere con i detenuti, insieme a spazi di riflessione dedicati ai temi cruciali del nostro presente, con la questione dell’immigrazione che continua ad essere centrale nel dibattito pubblico. Il programma completo  è visitabile sul sito.

Il Premio principale sarà per la prima volta conferito a un regista

80 i titoli in programma, in anteprima nazionale, internazionale e assoluta che competeranno nelle diverse categorie, dai lungometraggi ai corti. Il più alto riconoscimento conferito dal MedFilm Festival, il Premio Koinè, rivolto a personalità del mondo dell’arte, della scienza, dell’impresa culturale e dell’associazionismo che si siano distinte per l’impegno a mantenere vivo il dialogo tra i popoli del Mediterraneo, quest’anno verrà conferito per la prima volta ad un regista, Matteo Garrone, per la capacità di incarnare nei personaggi del suo film – Io Capitano – il sogno di una Koinè comune.

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