‘Na botta de vita!: l’ottimismo capitolino in tre parole | Roma.Com
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‘Na botta de vita!: l’ottimismo capitolino in tre parole

Un’espressione che accende il sorriso anche nei momenti più grigi, perchè al romano basta poco per cambiare umore.

Un inno alla leggerezza

Quando un romano dice ‘me serve ‘na botta de vita’, intende che ha bisogno di staccare la spina, di fare qualcosa che lo faccia sentire vivo. È un modo per scrollarsi di dosso la fatica e ritrovare il buonumore. Che sia una passeggiata al tramonto tra i vicoli di Trastevere, una serata all’aperto con musica, oppure una cena improvvisata, il senso è sempre quello: rigenerarsi. A Roma, ogni occasione può trasformarsi in una ‘botta de vita’.

Dalla strada al cinema

L’espressione è diventata celebre grazie a film e commedie romane, diventando parte del lessico comune. Protagonisti del calibro di Alberto Sordi, Gigi Proietti o Carlo Verdone l’hanno pronunciata con quella naturalezza che solo i veri romani sanno dare. Ma ‘na botta de vita’ si sente anche per strada, tra amici, nei bar. È legata a momenti di spensieratezza, a viaggi improvvisati, a risate liberatorie. È quell’attimo in cui la quotidianità viene sospesa e si respira leggerezza. Anche una giornata al mare a Ostia, o un gelato a Ponte Milvio con gli amici, può diventare una botta de vita autentica.

 

Un invito universale

Anche chi non è romano capisce subito il senso profondo: serve sempre qualcosa che ci faccia sorridere, ogni tanto. E a Roma questo bisogno diventa una filosofia di vita. È un richiamo a non prendersi troppo sul serio, a trovare il bello anche nel caos quotidiano.
È un modo per dire: ‘oggi me lo merito’. È un invito a non rimandare la felicità, a concedersi una parentesi di gioia. E in fondo, è proprio questa leggerezza consapevole a rendere Roma una città speciale, sempre capace di ridarti energia, anche quando tutto sembra pesante.

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