“E mo che hai sonato, canta”, una risposta di stile a chi non ha pazienza alla guida
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“Non bisogna fermasse alla prima osteria” è detto romano, che ci ricorda una lezione di vita fondamentale: non bisogna scoraggiarsi al primo ostacolo. Se una strada non porta al risultato sperato, ce ne sono sempre altre da percorrere. Ma quali sono le sue origini?
“Non bisogna fermasse alla prima osteria” è uno di quei detti romani che suonano come un consiglio da amico saggio. Il significato è chiaro: mai accontentarsi della prima cosa che capita, che sia un ristorante, un lavoro o qualsiasi altra scelta della vita.
L’origine dell’espressione viene proprio dalle osterie di una volta, quando i viandanti che si fermavano subito alla prima locanda rischiavano di perdersi posti migliori, con cibo più buono e prezzi più onesti. Insomma, un invito a guardarsi un po’ intorno prima di decidere.
Ma il detto non vale solo per mangiare. È un modo di dire che si applica a tutto: amore, lavoro, opportunità. Buttarsi sulla prima cosa che arriva può sembrare comodo, ma spesso significa non prendersi il tempo di trovare qualcosa di meglio.
Quante volte ci siamo pentiti di una scelta affrettata? Questo proverbio ci ricorda che, con un pizzico di pazienza e occhio lungo, si possono scovare occasioni migliori.
Ancora oggi questa espressione si usa spesso con tono scherzoso o per dare un consiglio a qualcuno che sta facendo una scelta troppo affrettata.
E diciamolo, è un insegnamento sempre valido! In un mondo che va di corsa, fermarsi un attimo e valutare bene le opzioni è una mossa furba. Perché, alla fine, chi ha un po’ di pazienza… magari trova l’osteria giusta!
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