"Nonostante", il nuovo film di e con Valerio Mastandrea debutta nelle sale | Roma.Com
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“Nonostante”, il nuovo film di e con Valerio Mastandrea debutta nelle sale

Al cinema l’inedita pellicola dell’amato attore e regista romano, ambientata in un ospedale e pronta ad emozionare gli spettatori, con riflessioni sui sentimenti e sulla vita. Andrai a vederla?

Valerio Mastandrea torna al cinema con una pellicola che ha già conquistato la critica

Arriva nelle sale cinematografiche Nonostante, il nuovo film di e con Valerio Mastandrea, presentato in apertura della sezione Orizzonti alla 81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel cast, oltre all’amato attore romano anche Dolores Fonzi, Lino Musella, Giorgio Montanini, Justin Alexander Korovkin, Barbara Ronchi, Luca Lionello e con Laura Morante. La pellicola è stata accolta con recensioni favorevoli da parte della critica cinematografica, che ne ha apprezzato le tematiche trattate e la recitazione.

La trama di un film che invita a riflettere con momenti di commozione

La trama vede protagonista un uomo che è da tempo ricoverato in ospedale, senza che questo gli rechi particolari preoccupazioni. Ha scoperto che in quel reparto trascorre il suo quotidiano con maggiore serenità, abituato al suo ritmo e al riparo da tutti e da tutto. Diversi compagni si sentono intrappolati mentre per lui è il contrario. Una routine che ha assecondato e che procede senza intoppi, finché nello stesso reparto non è ricoverata una nuova paziente.

In un reparto d’ospedale può nascere una storia d’amore

Questa compagna non accetta niente di questa nuova condizione, è sempre arrabbiata, non vuole attendere ma vuole andarsene, a prescindere dallo stato di salute. Preferisce vivere respirando l’aria esterna oppure morire, come accade spesso per chi finisce lì dentro. Lui resta travolto da quel furore, prima cercando di difendersi e poi accogliendo qualcosa di incomprensibile. Un incontro che gli servirà a capire che se scegli di affrontare davvero le tue emozioni, non esistono ripari. Oltre alla malattia fisica è messa in evidenza la non accettazione di lasciarsi andare, con la repressione come un male dei nostri tempi da estirpare.

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