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Roma…namente: 3 orologi capitolini fuori dal comune

Roma è una città da scoprire in ogni suo dettaglio perché ogni cosa è unica nel suo genere, perfino i suoi orologi. Dimentica le classiche lancette, con Roma… namente ti accompagniamo alla scoperta degli orologi più stravaganti della città.

L’orologio “matto” di Campo de’ Fiori

L’orologio di Campo de’ Fiori, collocato sulla Torre dell’Orologio di Palazzo Orsini, è uno dei segnatempo più curiosi di Roma.

Costruito nel XVII secolo, domina la piazza con il suo quadrante imponente, ma la sua fama non è legata solo alla sua bellezza: è conosciuto come “l’orologio matto” perché per anni ha segnato ore sbagliate, fermandosi e ripartendo senza apparente logica.

Questo comportamento imprevedibile lo ha reso un simbolo perfetto per la piazza, da sempre animata da un caos vivace.

Restaurato più volte, ha ripreso a funzionare, ma il soprannome è rimasto, perché a Roma anche il tempo ha le sue stranezze!

L’orologio ad acqua di Villa Borghese

L’orologio ad acqua di Roma, immerso nel verde di Villa Borghese, è un piccolo capolavoro di ingegneria e uno dei tanti esempi di quanto gli orologi nella Capitale siano tutt’altro che convenzionali.

Ideato nel 1867 da padre Giovanni Battista Embriaco, funziona interamente grazie alla pressione dell’acqua, senza elettricità né complessi meccanismi.

È infatti il flusso dell’acqua che muove gli ingranaggi e che permette alle lancette di scandire il tempo con precisione.

È insolito ed è immerso in una città dove il tempo sembra scorrere in modo tutto suo, tra meridiane, campanili e segnatempo che sfidano ogni regola.

L’orologio con una sola lancetta di Palazzo del Commendatore

L’orologio del Palazzo del Commendatore, nel complesso di Santo Spirito in Sassia, è uno dei tanti segnatempo curiosi di Roma. La sua particolarità? Ha una sola lancetta!

Costruito nel XVII secolo, segue un’antica concezione del tempo in cui l’ora si indicava in modo meno preciso rispetto agli standard moderni. Situato su una torretta decorata, con il suo quadrante elegante e le linee sobrie, aggiunge un tocco di fascino a uno dei luoghi più storici della città.

È un altro esempio di come a Roma il tempo abbia sempre avuto un ritmo tutto suo!

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