Roma…namente: 3 grattachecche da non perdere
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La maggior parte dei consigli che vengono dati, quando si parla di vivere Roma di notte, riguardano per lo più la visita di luoghi già noti. L’unica cosa che realmente cambia? Il più delle volte il vociare cacofonico del multilinguismo viene sostituito da qualche sorto calcio a dei cocci di vetro. Le luci artificiali sostituiscono quelle del sole e illuminano punti differenti rispetto a quelli canonici. Qui riproporre alcuni grandi classici, ma li rivivremo a modo nostro, connotandoli della nostra personale magia. Ecco i nostri 3 consigli per vivere un’esperienza unica di notte a Roma!
Qui, come annunciato, iniziamo in maniera abbastanza scontata. Il buco della serratura, del resto, è una meta largamente diffusa dai turisti. Generalmente, però, c’è la fila e la luce del sole vi permetterà una visuale quasi accecante. Se ci pensiamo bene, quindi, farlo di notte diventa un modo per poter evitare la confusione. In questo modo vi sarà possibile osservare il Cupolone senza che qualcuno vi faccia fretta nella messa a fuoco.
Ammettiamo che tentare di fare una foto, col vostro cellulare, non sarà una brillante idea. Sarà complicato e potrebbe persino costituire una sorta di vera e propria sfida con i vostri accompagnatori. Vincerà la foto migliore, o la fotocamera con la messa a fuoco più facilitata.
Si, possiamo già leggere i commenti di qualche buon tempone che sottolineerà il fatto che questa esperienza non sarebbe propriamente da fare. In due su un monopattino, non lo stiamo dicendo, non si fa. Segnatelo tutti quanti e siate pronti a prendervi le vostre responsabilità. Per quanto incoscienti si possa essere, vi preghiamo di fare attenzione per non sentirci dire che la colpa è la nostra.
Una volta compiuta questa premessa alla Ponzio Pilato il suggerimento è quello di noleggiare un monopattino (a testa, continuo a sottolinearlo) per poter replicare una sorta di “Vacanze Romane” 2.0. Qualora vogliate una reference più moderna, potrete anche imitare Lizzie Mcguire che se ne va in giro con Paolo, il suo malessere di fiducia.
Luci, colori, e quanto premesso nell’introduzione, avranno un sapore ben differente mentre vi stringerete o vi rincorrete con i vostri amici o le vostre dolci metà. Capita anche di poter fare una gara non scritta tra di voi, lo so, ma è estremamente divertente pensare di poter essere in un film mentre zizzagate tra di voi senza che vi sia il solito traffico che percorre le vie di Roma.
Se è notte e vi viene fame vi sfido a non arrivare nella parte est della nostra capitale per non cercare un dolce. Molti di voi stanno pensando al fatto che vi stiamo consigliando di andare dal “Pangocciolaio” a Piramide, ma anche in questo caso è fin troppo famoso per i nostri gusti. Vi stiamo comunque consigliando di andare in un luogo per cui dovrete fare la fila, ma ne varrà la pena. In questo caso l’indirizzo è Viale Anicio Gallo, il locale è “Te la do io la brioscia”. Vi basterà guardare da lontano le sue leccornie per iniziare a salivare. È un esperienza che, per almeno una volta nella vita, deve essere fatta.
Sappiamo che ci sono altri posti in cui poter mangiare dolci e simili, molto blasonati e molti e più centrali, ma qui le cose sono un po’ diverse. Non sappiamo neanche come potervele descrivere, ne esattamente il perché. Sarà stato l’odore di kinder bueno o quello della crema al pistacchio, forse sarà stata semplicemente la compagnia, ma pensiamo che questo luogo possa regalare bei ricordi.
Questa volta non sono state regole, ma consigli. Vi invitiamo a lasciar un commento qualora abbiate voi stessi qualcosa da consigliare sulla Roma di notte che scinda locali o simili. Vogliamo esperienze uniche che possano diventare memorabili. Non perderti, in ogni caso, i prossimi appuntamenti con Roma…namente.
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