Roma…namente: i 3 luoghi per trovare marito
Se la voglia di dolce vi assale non vi sono orari che tengano. Il desiderio è desiderio e come tale va trattato e[...]
Il tramonto su Roma è qualcosa di magico. Credo che chiunque di voi possa concordare con questa affermazione e poco importa da che punto voi li vediate. Ogni singolo panorama riesce a togliere il fiato con i suoi colori che variano dal rosa all’arancione. Scordate il celeste, dimenticate il mare, la nostra Capitale riesce a racchiudere in sé tutto il romanticismo che siete in grado di immaginare con delle semplici sfumature. Resta, però, che ci sono dei punti strategici più o meno noti con cui poter saggiare a pieno la sua meraviglia.
L’ideale restano i tetti dei palazzi, perché questi hanno il potere di mostrare una così ampia vista sulla città da riuscire a vedere il riflesso dei raggi sui i vari colori. Sarebbe banale parlare del Pincio o del Gianicolo, fin troppo scontati nonostante la possibilità di poter raggiungere con un sol battito di ciglia sia il Cupolone che Castel Sant’Angelo. Cerchiamo, quindi, di cogliere quei piccoli posti partendo dal basso.
Qui non parliamo semplicemente di quel punto in cui è possibile ascoltare lo scrosciare del biondo Tevere. Parliamo di tutta l’intera area così che, se non desideriate scendere le scale, voi abbiate la possibilità di appoggiarvi a uno dei ponti. Di solito preferisco Ponte Sisto, un punto quasi strategico che vi permetterà di osservare come gli ultimi raggi del sole sono in grado di baciare la punta della Vittoria sull’Altare delle Patria. Le luci artificiali si accendono, ma non pensate che l’inquinamento luminoso contagi sul serio il panorama. I colori resteranno nitidi mentre i vostri passi colmeranno la distanza verso uno degli altri ponti. Anche perché potrebbe esser vantaggioso raggiungere il ponte degli Angeli, così da poter osservare persino San Pietro che accende le propri luci e la giostra infondo alla strada potrebbe ancora far gli ultimi giri della giornata.
Continuando con i piedi per terra, il consiglio potrebbe essere quello di spostarsi dal centro. Qui la golden hour assume un sapore antico, come quello di un buon vino d’epoca. Sembra quasi esser pronto a rendervi le gote più rosse e, sicuramente, non vi serviranno dei filtri per potervi credere baciati dalla bellezza. L’arancione e il giallo la fanno da padrone, lo stesso colore che fa risaltare le pietre dello storico acquedotto romano. Poggiarvi e toccare la pietra mentre il sole tocca l’orizzonte è qualcosa di unico nel suo genere. I fiori, così come tutto il verde che vi circonda, vi farà davvero fare un salto indietro nel tempo. Vi è un romanticismo che potete godervi in assoluta solitudine o in compagnia del vostro gruppo d’amici. Magari potreste esser colti da una strana magia pronta a far vibrare la vostra anima senza la necessità di una dolce metà al vostro fianco. In alternativa potreste essere armati di chitarra ed esser pronti a intonare una o due canzoni senza recare disturbo a nessuno.
I più penseranno che il consiglio possa vertere su qualche terrazza, ma in realtà non è così. Per salire in alto, a Roma, ci sono differenti modi e questo potrebbe essere giudicato un po’ strano. Il vostro tempo qui non sarà illimitato, ci sono degli orari da dover rispettare e delle file da dover fare, ma salire al di sopra del Cupolone è decisamente un’ottima scelta. Una volta finite le scale ripite, irte, e a chiocciola, quegli stessi gradini dall’altezza diversa e che salgono stringendovi all’altezza delle spalle, avrete un panorama in grado di togliervi completamente il respiro. Del resto, questo resta uno dei punti più alti del centro di Roma. Vi era una legge che impediva la sopraelevazione dei palazzi al di sopra di esso. La sua punta doveva essere il punto più vicino a Dio a disposizione dell’uomo. Li vi è una finestrella, oltre che la possibilità di percorrere parte dei cornicioni, che vi offrirà una totale visione della città e del suo frenetico traffico.
La luce assume altri toni e l’arancione, di cui precedentemente stavamo parlando, diventa talmente tanto cristallino da esser paragonabile al bianco. Una sorta di illuminazione divina disponibile al modico prezzo di una salita in ascensore.
Speriamo, in un certo senso, di aver colto dei punti di vista non convenzionali. Quei luoghi non sempre, o non troppo consigliati. Forse i ponti sono stati un po’ più scontati, ma hanno il loro fascino e non possono davvero esser tralasciati. Anche in questo caso, vi chiediamo di lasciar un commento col vostro posto del cuore per poter vedere il tramonto. Per chi sta scrivendo questo articolo, un posto speciale rimane il tetto del proprio condominio perché da una parte si vede la chiesa di San Lorenzo e dall’altra il profilo dell’Esquilino.
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