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Parte oggi il nuovo campionato di Serie A e per la Roma e la Lazio le aspettative sono alte per il secondo anno sulla panchina di Mourinho e Sarri e per un mercato che ha rinforzato entrambe le squadre della Capitale
Parte il campionato, si riaccendono le stelle. Così cantano Tommaso Paradiso e i The Giornalisti nella loro hit Riccione e il momento per milioni di tifosi italiani è arrivato. Un campionato insolito che si fermerà a novembre per oltre un mese per consentire lo svolgimento del primo Mondiale della storia del calcio in inverno e in Qatar. Una Serie A che inizia quando ancora il mercato è in pieno fermento e con venti giorni ancora di trattative serrate in corso che rischiano di stravolgere le squadre. Ai nastri di partenza i due team della Capitale godono di maggiori favori rispetto alla passata stagione e le ragioni sono essenzialmente due: un mercato sopra le aspettative e la conferma sulle panchine dei condottieri Mourinho e Sarri, chiamati alla stagione della maturità.
La Roma debutta sul campo della Salernitana dove lo scorso anno si è imposta con un perentorio 0-4. La trasferta campana è il primo tassello per verificare l’alchimia di una squadra fortemente rinnovata ma anche rinforzata dagli acquisti, con Dybala pronto a prendere sulle spalle l’attacco e Matic a dirigere le redini del centrocampo. Un impegno sulla carta abbordabile ma gli 11 di Nicola hanno fatto un vero e proprio miracolo salvandosi con una cavalcata storica quando ormai erano dati per spacciati e condannati alla retrocessione in B.
La Lazio esordisce invece tra le mura amiche dello Stadio Olimpico contro il roccioso Bologna. La squadra di Sarri parte in sordina ma è pronta a sorprendere con una difesa sistemata con l’arrivo di Romagnoli dal Milan e parecchi investimenti da parte del Presidente Lotito. La conferma di Ciro Immobile al centro dell’attacco è la ciliegina sulla torta e la vera certezza di un gruppo da tempo compatto e che cercherà di migliorare il piazzamento dell’Europa League della scorsa stagione, anche sfruttando l’indebolimento di organico del Napoli e dell’Atalanta.
