Gli artisti romani a Sanremo, i testi delle canzoni le interviste future
1 Marzo 2021
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foto di: Immagini prese dal web
Tra i venti big che parteciperanno quest’anno alla più grande kermesse sonora italiana, ben quattro protagonisti saranno i portavoce della musica made in Romave li presentiamo tutti, tra giovani talenti e ormai artisti affermati, anticipandovi che due tra di loro verranno intervistati dalla nostra redazione, chi saranno?
Max Gazzè, il veterano di Sanremo
Alla sua sesta partecipazione al festival di Sanremo Max Gazzè si può dire il vero veterano, il portabandiera della romanità a questa 71ª edizione della rassegna musicale. La sua performance non sarà del tutto solistica ma verrà accompagnata da La Trifluoperazina Monstery Band, il gruppo musicale di cui nessuno conosce identità o notizie certe. Ecco il testo del suo brano in gara intitolato Il Farmacista.
Il Farmacista
(Si può fare!) Polvere d’amore, Té verde due bustine E non mi dici Più che non ti va… Dimetisterone, Poi Norgestrel in fiale Per chiuderci Una notte In camera! Son tutte Soluzioni al naturale… Amore Mio, Vedrai che male Non ti fa… Te le ho create io, Ma in nome Della scienza Per quella tua tendenza Alla rigidità! Trifluoperazina, Stramonio e Pindololo… Un pizzico Di Secobarbital: Somministra Prima Di un logorroico Assolo E via anche questa Smania di parlar! Non c’è neppure Controindicazione… Amore Mio, Ti dirò come Si starà Senza Il pesante Tuo brusio Da conferenza Che mi rompe L’anima! Io ho la soluzione (Si può fare!) Per un tormento Che attanaglia, Punto Debole o magagna E qualsivoglia Imperfezione! Per tutto Invento, Stai tranquilla, Una bio-chimica pozione! (Ma che cos’è?) È quel miracolo Che non ho visto Mai In nessun’altra Se non te dopo La cura, E stai sicura Che stavolta È quella buona E presto Mi ringrazierai! Noci, Zafferano, Lavanda e passiflora… Poi ci Mettiamo Anche del guaranà: Travasare piano L’essenza su verdura… Contro lo shopping È una favola! E per i troppi Tuoi salti D’umore, Fiore Di Bach E aggiungo Vitamina E… Ma addizionando Del trifoglio rosso Posso Cancellarti Anche lo stress! Io ho la soluzione (Si può fare!) Per la pettegola Che origlia… Vanità, Coda di paglia O qualsivoglia Imperfezione! Per tutto Invento, Stai tranquilla, Una bio-chimica pozione! (Ma che cos’è?) È quel miracolo Che non ho visto Mai In nessun’altra Se non te dopo La cura, E stai sicura Che stavolta È quella buona E presto Mi ringrazierai! Ma adesso Aspetta Cara, c’è Un problema: Questa camicia m’incatena Un po’… Me l’hanno stretta A forza sulla schiena… Non chiedermi perché, Io che ne so! (Si può fare!) (Ma che cos’è?) È quel miracolo Che non ho visto Mai In nessun’altra Se non te dopo La cura, E stai sicura Che stavolta È quella buona E presto Mi ringrazierai! Io ho la soluzione (Si può fare!) Per un tormento Che attanaglia, Punto Debole o magagna E qualsivoglia Imperfezione! Per tutto Invento, Stai tranquilla, Una bio-chimica pozione! (Ma che cos’è?) È quel miracolo Che non ho visto Mai In nessun’altra Se non te dopo La cura, E stai sicura Che stavolta È quella buona E presto Mi ringrazierai!
Noemi, la regina dei fiori sanremesi
A condividere lo scettro di veterano del Festival di Sanremo a Max Gazzè c’è Noemi, anche lei alla sua sesta partecipazione alla kermesse sonora. Divenuta famosa attraverso il talent X-Factor, Noemi negli anni successivi si è sempre distinta per la sua musica leggera, dai testi molto importanti, che hanno sempre trasmesso messaggi importanti. Quest’anno a Sanremo si presenta con un brano intitolato Glicine, ecco il testo.
Glicine
Mi dici che Che non funziona più Siamo soli adesso noi Sopra a un pianeta blu. E quando arriva sera Invadi la mia sfera Non è la primavera Che non sento da un po’. Non sento da un po’ I brividi sulla mia pelle, Il tuo nome fra le stelle. Sembra ieri, Sembra ieri che la sera Ci stringeva quando tu stringevi me. Ricordo ancora quella sera guardavamo le Le code delle navi dalla spiaggia sparire Vedi che son qui che tremo Parla parla parla parla con me Ma forse ho solo dato tutto per scontato e E mi ripeto che scema a non saper fingere Dentro ti amo e fuori tremo Come glicine di notte. Scommetto che Ora non prendi più L’abitudine di far Sempre come vuoi tu. E quando arriva sera Mi manca l’atmosfera Non è la primavera… Sembra ieri, sembra ieri che la sera Ci stringeva quando tu stringevi me. Ricordo ancora quella sera guardavamo le Le code delle navi dalla spiaggia sparire Vedi che son qui che tremo Parla parla parla parla con me Ma forse ho solo dato tutto per scontato e E mi ripeto che scema a non saper fingere Dentro ti amo e fuori tremo Come glicine di notte. Dietro di noi vedo giorni spesi su treni infiniti Forse è solo che mi manca parte Di un passato lontano come Marte Tu cosa dirai vedendomi arrivare Quando ti raggiungerò Ricordo ancora quella sera guardavamo le Le code delle navi dalla spiaggia sparire Vedi che son qui che tremo Parla parla parla parla con me Ma forse ho solo dato tutto per scontato e E mi ripeto che scema a non saper fingere Dentro ti amo e fuori tremo Come glicine di notte. Ora che Non posso più tornare A quando ero bambina Ed ero salva da ogni male E da te, da te, da te…
Fulminacci, il cantante romano già premiato dalla critica
La prima new entry nei big della musica sanremese e italiana è il giovanissimo cantautore Fulminacci, al secolo Filippo Uttinacci, che con il suo album La vita veramente, uscito nel 2019, ha conquistato oltre al largo pubblico di giovani e meno giovani, anche premi importanti come il Miglior Giovane dell’Anno, premio assegnato dal Meeting delle Etichette Indipendenti e anche la preziosa Targa Tenco come Opera Prima. Ecco il testo della sua canzone intitolata Santa Marinella.
Santa Marinella
Oggi sai è uno di quei giorni che Se mi vuoi lasciami stare E non c’è nessuno nei dintorni che Dentro me ci sappia guardare Roma, che è una città di mare, Mi ha aperto la bocca e mi ha fatto fumare Tanto non c’è più niente di cui innamorarsi per sempre Per cui valga la pena restare Quindi stanotte abbracciami alle spalle Fammi addrizzare i peli sulla pelle Prendiamoci una scusa sotto casa E poi portiamocela su Voglio solamente diventare deficiente e farmi male Citofonare e poi scappare Voglio che mi guardi e poi mi dici che domani è tutto a posto Quanto vuoi per tutto questo? Non cercarmi mai però incontriamoci Prima o poi senza volerlo Al reparto dei superalcolici Che ci fai? Scaldo l’inverno La mia città è un presepe in mezzo alle montagne Bianche ed ostinate come vecchie cagne Davvero io non posso più tornare solamente a salutare A sincerarmi che nessuno piange Ti prego di raccogliermi la testa Come se fosse l’ultima che resta Io me ne sono accorto a Santa Marinella Io e te siamo un pianeta e una stella Voglio solamente diventare deficiente e farmi male Citofonare e poi scappare Voglio che mi guardi e poi mi dici che domani è tutto a posto Quanto vuoi per tutto questo? Non volare via Na na na Voglio che mi guardi e poi mi dici che domani è tutto a posto Quanto vuoi per tutto questo? Non volare via
Fasma, il volto dell’hip hop romano a Sanremo
Anche lui giovanissimo, praticamente coetaneo di Fulminacci, Tiberio Fazioli, vero nome del cantante romano, dopo i suoi due album (Moriresti per vivere con me del 2018 e Io sono Fasma del 2020) porterà sul palco di Sanremo la vena hip hop e rap rock di Roma. Il palco dell’Ariston non sarà totalmente nuovo per Fasma, che già nel 2019 ha partecipato a Sanremo Giovani, classificandosi al terzo posto. Inserito tra i big quest’anno sarà in gara con il suo brano intitolato Parlami.
Parlami
Vorrei darti la mia forza per vederti parlare Non di ciò che ti succede ma parlare di te Anche un granello di sabbia che si è perso nel mare può tornare roccia come puoi farlo te Non dire non dire Che ti va bene questo mondo bastardo Anche con il posto rubi il posto di un altro Anche se voglio io non posso cambiarlo, Io non sono quell’altro Che di me Che di me Ti rimane solo addosso il tabacco Qualche foto e qualche vestito sparso Anche se voglio io non posso cambiarlo Io non posso cambiarlo Ma noi sì Parlami parlami Dai ti prego tu guardami Perché dentro i tuoi occhi già vedo come mi immagini E quindi guardami guardami Sai che adoro quegli attimi In cui non litighiamo e siamo proprio come ci immagini E quindi parlami parlami Dai ti prego tu parlami Perché dentro i tuoi occhi già vedo come mi immagini E quindi guardami guardami Sai che adoro quegli attimi In cui non litighiamo e siamo proprio come ci immagini Quindi parlami parlami Dai ti prego tu parlami Se vuoi stiamo più vicini ma rendendoci apatici Quindi baciami baciami Che dai baci fantastici che mi aumentano i battiti Ti prego tu salvami Dimmi come faccio a stare bene così Nei miei giorni no tu sei l’unico sì Tu che mi parlavi e mi parlavi di te E come se parlassi e parlassi di me Quegli sguardi e quelle smorfie io le ho prese da te Il modo in cui ora gridi tu l’hai preso da me E sei tu che mi ringrazi Ma grazie di che Grazie a te ho tirato fuori il meglio di me Parlami parlami Dai ti prego tu guardami Perché dentro i tuoi occhi già vedo come mi immagini E quindi guardami guardami Sai che adoro quegli attimi In cui non litighiamo e siamo proprio come ci immagini E quindi parlami parlami Dai ti prego tu parlami Perché dentro i tuoi occhi già vedo come mi immagini E quindi guardami guardami Sai che adoro quegli attimi In cui non litighiamo e siamo proprio come ci immagini Quindi parlami parlami Dai ti prego tu parlami Se vuoi stiamo più vicini ma rendendoci apatici Quindi baciami baciami Che dai baci fantastici che mi aumentano i battiti Ti prego tu salvami
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