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AAA cercasi anima gemella: la rubrica Punti di Svista

foto di: Immagini prese dal web

La ricerca dell’anima gemella oggi è on-demand.

Amazon Prime Video presenta Soulmates, la nuova serie statunitense creata da William Bridges e Brett Goldstein. Un’antologia ambientata in un futuro prossimo in cui l’avanzamento della tecnologia risponderà ad uno dei quesiti cardine dell’esistenza: chi è la mia anima gemella? In ogni episodio i protagonisti affronteranno le implicazioni dell’amore scientificamente perfetto. Saturazione tecnologica e avanscoperta genetica bramano trame catastrofiche…

Su Netflix – in sincrono, La coppia quasi perfetta, la nuova serie fantasociale britannica creata e scritta da Howard Overman, partendo dalle pagine di The One, di John Marrs. Irrequietudini e amare speranze nella ricerca – inequivocabile – dell’altra metà della mela.

 

Nessun ragionamento logico deduttivo anima le scelte dei protagonisti; accecati dal mero scopo egoistico di trovare finalmente la persona giusta, compiono barbarie incuranti delle conseguenze delle loro amoralità. In entrambe le serie il tema dell’amore avanza come essenzialità, miseramente imbrigliata in un ramificato scenario scientifico possibilistico. Proseguendo con la visione delle puntate si disperde via via il codice della coscienza morale. La ricerca dell’anima gemella si fa presto ossessione e svela, in fondo, gli aspetti più reconditi dell’animo umano.

 

L’epilogo. Una proiezione irrequieta dei sentimenti 2.0 veicolati da un algoritmo perfetto: una potenzialità che riecheggia come un dramma.

E poi il retrogusto della nostalgia dell’amore – quello vero – privo e pregno allo stesso tempo di aspettative alimentate dal nobile sentimento stesso.

 

I risvolti – letali più che risolutivi – nulla hanno a che fare con la perfezione tanto agognata quanto a ragioni sconosciute, benché mai al cuore.

 

 

Sara Matteucci