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La Chiesa di San Pietro in Montorio e la sua importanza storica e artistica

foto di: Immagini prese dal web

La Chiesa di San Pietro in Montorio ha subito varie modifiche, è ricca di opere di artisti celebri e ospita il tempietto del Bramante, tra le più importanti architetture del Rinascimento

La Chiesa di San Pietro in Montorio, la sua storia

Sul Gianicolo, nel rione di Trastevere, si trova la chiesa di San Pietro in Montorio, affidata all’ordine dei Frati Minori. Nel sito, dove si diceva fosse stato crocifisso san Pietro, è citata già nella prima metà del IX secolo l’esistenza di un monastero, poi nei secoli gestito dai benedettini, dai celestini, dagli ambrosiani e infine dalle monache cistercensi. La costruzione del plesso attuale è datata la fine del ‘400 quando Amedeo da Silva fece restaurare e ampliare il convento. La ricostruzione rientrava nel programma di sviluppo edilizio voluto da Sisto IV. Ha subito danneggiamenti per mano dei francesi di Napoleone III, intervenuti a porre fine alla seconda Repubblica Romana del 1849 quando fu utilizzata come ospedale.

La Chiesa di San Pietro in Montorio, le importanti opere del suo interno

La chiesa è abbellita da diverse opere di spicco, da quelle presenti nelle cappelle, dalla Flagellazione e la Trasfigurazione di Sebastiano del Piombo, all’affresco del Pomarancio e della sibilla allegorica di Baldassarre Peruzzi. La cappella del Monte e quella precedente contengono affreschi di Giorgio Vasari. L’altare maggiore è attribuito a Giulio Mazzoni con la Trasfigurazione di Raffaello sostituita con una copia della Crocifissione di San Pietro di Guido Reni. Sotto l’altare maggiore si trovavano le spoglie di Beatrice Cenci, finché la tomba non fu profanata da alcuni soldati francesi nel 1798. La Cappella Raimondi fu disegnata da Gian Lorenzo Bernini e dai conti irlandesi Hugh O’Neill e Rory O’Donnell.

Il tempietto del Bramante, uno dei capolavori del Rinascimento

Nel primo cortile del convento della Chiesa di San Pietro in Montorio si trova il cosiddetto tempietto del Bramante, risalente ai primi anni del XVI secolo e considerato uno degli esempi più significativi d’architettura rinascimentale italiana. Si tratta di un monumento celebrativo di piccole dimensioni, sopraelevato e periptero, dedicato al martirio di San Pietro, dal corpo cilindrico, circondato da un colonnato tuscanico.