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La psicoterapia in tivù. Massimo Recalcati compie un viaggio nella mente umana attraverso il Lessico

foto di: Immagini prese dal web

Non sono trascorsi molti anni dalla Legge Basaglia che mise fine all’era dei manicomi, la poetessa dei navigli, Alda Merini, restituì l’essenza fredda di quell’ambiente angusto al lettore in molti suoi libri.

 

Sono gli anni 80’, la tv si popola di pagliette e lustrini, nasce il varietà e il pubblico si intrattiene con allegria. Mindfulness e pensiero positivo sono ancora un lontano eco, i disturbi mentali non sono argomento da salotto televisivo. E’ il tempo dei tabù e la cura della mente non è da intendersi come una carezza sul cuore, bensì è motivo di stigma e oblio mediatico.

Giorni nostri. L’avvento della psichiatria in tivù: il palinsesto orbita intorno a pareri scientifico- professionali. I disturbi mentali non sono più un tabù – a tal punto da abusarne nel linguaggio. Riecheggiano nel gergo comune diagnosi precoci (narcisismo, bipolarismo) prive di alcun fondamento scientifico.

Torniamo al ruolo della televisione. L’artigiano della mente utilizza il media televisivo per abbattere le distanze fra problema e cura. La psicoterapia si fa onnisciente e restituisce al telespettatore parole di speranza.

Massimo Recalcati, psicanalista e scrittore, è da molti anni impegnato nella divulgazione di contenuti dialogico scientifici con i suoi programmi Lessico famigliare, Lessico amoroso, Lessico Civile. L’ultimo fra questi contenuti è Lessico: un viaggio nella mente umana con il supporto di filmati, citazioni cinematografiche, scritti e reperti storici. Una corposa sinossi dell’entrance della psicoterapia nei grandi temi odierni; libertà, fanatismo, ignoranza, odio e confine sono le aree di interesse in cui si celano le infinite possibili compromissioni dell’anima.

Una psicoterapia – in pillole – lontana dal sortilegio e dal mero indirizzo farmacologico, piuttosto vicina alla scala che conduce all’interiorità, in cui cogliere sofferenza e dolore.

I programmi televisivi spesso abdicano all’umanità e virano incontro allo share, recedendo dalle virtù umane e diffondendo la pornografia del dolore. Questa volta la professionalità chirurgica di Recalcati è un passepartout alla ricerca di significato nel pensiero, un atto incentivante in un momento di muta ribellione globale. Riemerge la tendeva evocativo educativa della televisione.

I contenuti sono visibili sulla piattaforma Rai Play, buona visione.

 

Sara Matteucci