I colli di Roma non sono 7 ma molti di più
Al tempo della sua fondazione i colli di Roma erano sette come i Re, in realtà ne esistono altri. Ecco quali sono. E[...]
Se si cammina lungo via Tomacelli, provenendo da via del Corso, e si prosegue fino in fondo alla strada, proprio in Piazza del Porto di Ripetta, ci si ritrova davanti un grande ponte. Il ponte in questione è il ponte Cavour, inaugurato il 25 maggio di esattamente centoventi anni fa.
Nel piano urbanistico sviluppato per la Roma di fine Ottocento si era reso necessario collegare la zona dell’Ara Pacis con il quartiere Prati, che in quel periodo viveva un momento di intensa espansione edilizia. Più precisamente, il ponte Cavour unisce piazza del Porto di Ripetta al Lungotevere dei Mellini, collegando il rione Campo Marzio alla piazza omonima del ponte, piazza Cavour, appunto, ove sorge il Palazzo di Giustizia, meglio conosciuto come Palazzaccio. Fino ad allora, nell’Italia preunitaria, visti i pochi ponti a disposizione, i cittadini romani erano abituati a valicare il Tevere facendosi traghettare da una sponda all’altra da piccole imbarcazioni: i prezzi delle corse erano abbordabili e i sudditi dello Stato della Chiesa che avevano bisogno di attraversare il biondo Tevere facevano la fortuna dei cosiddetti barcaroli.
Tuttavia, nella zona del porto di Ripetta – oggi scomparso, insieme al porto omonimo – , nel 1847 era stato realizzato il ponte di Ripetta. Era lungo cento metri; benché di dimensioni ridotte, il ponte era dotato anche dell’illuminazione a gas. Nel marzo 1879 fu inaugurato da re Umberto I. Previsto come ponte provvisorio, la costruzione in legno e ferro, in realtà, restò a servizio dei romani per ben ventiquattro anni, fu parzialmente operativo fino al 1884. Il ponte Cavour fu ideato per sostituire il ponte “provvisorio”: così, su progetto dell’architetto Angelo Vescovali, i lavori di edificazione iniziarono nel 1896 e terminarono nel 1901, con l’inaugurazione in maggio. Largo venti metri e lungo circa centodieci, il ponte Cavour è sorretto da cinque arcate in muratura rivestite di travertino che lo sollevano a un’altezza di circa otto metri sul fiume Tevere: la realizzazione dell’opera venne a costare circa 1.700.000 lire.
Il ponte è stato intitolato, come altri nella zona – ad esempio, Ponte Garibaldi – a una figura chiave del Risorgimento italiano: Camillo Benso, conte di Cavour, statista e politico il cui operato fu fondamentale per la realizzazione dell’Unità d’Italia, nonché primo presidente del Consiglio dei ministri del neonato Regno d’Italia.
Nonostante la solennità del suo nome, ponte Cavour ospita una tradizione goliardica seguitissima e iniziata più di settant’anni fa: è, infatti, dal 1° gennaio del 1946 che alcuni coraggiosi nuotatori salutano il nuovo anno con un tuffo nel Tevere. L’appuntamento fisso si ripete ogni anno a mezzogiorno di Capodanno sin da quando l’italo-belga Rick De Sonay sfidò le acque fluviali tuffandosi dalla spalletta del ponte in costume da bagno e cappello a cilindro. Il titolo di Mister Ok, che De Sonay si guadagnò per l’abitudine di fare il gesto dell’ok per rassicurare spettatori e curiosi sul suo stato di salute alla riemersione, è divenuto un titolo ereditario: l’attuale Mister Ok è il sessantasettenne Maurizio Palmulli. Sebbene abbia moltissimi seguaci, Palmulli è l’unico a meritare il nome di Mister Ok e a detenere il primato su tutti gli altri tuffatori “della domenica” che ogni primo dell’anno si avvicendano sul ponte Cavour. Quantomeno per la sua costanza: è da ben trentadue anni, infatti, che Palmulli non manca un Capodanno per eseguire spettacolari acrobazie e fare la sua nuotata nel fiume. Neppure il covid-19 è riuscito a fermarlo: rito più irrinunciabile del conto alla rovescia, anche il 2021, per lui, è iniziato con uno spettacolare salto nel Tevere.
Al tempo della sua fondazione i colli di Roma erano sette come i Re, in realtà ne esistono altri. Ecco quali sono. E[...]
Verano/De Lollis è una fermata della linea 3 e 19 del tram della città di Roma. Ecco cosa si può visitare nelle sue[...]
Piazza della Quercia è uno di quei luoghi che sembrano sospesi nel tempo. Lontana dal caos turistico, custodisce il fascino discreto di una[...]
Si trova all’interno del complesso monumentale di Sant’Agnese fuori le mura, ed è un edificio che rappresenta un grande interesse architettonico. Tante sono[...]
La Basilica di Santa Maria Maggiore è uno dei simboli di Roma. Con i suoi preziosi mosaici e la sua storia millenaria, è[...]
Da anni è diventato un appuntamento tradizionale del primo giorno dell’anno, dal Tevere si tuffa Mr. Ok, un buon auspicio seguito da molti[...]
Barletta Ottaviano è una fermata della linea 19 del tram della città di Roma. Ecco cosa è possibile visitare nelle sue vicinanze. A[...]
Piazza dell’Orologio, nascosta tra le strade del Rione Ponte, è famosa per l’imponente orologio che domina la piazza e per la sua atmosfera[...]
Situata nel cuore di Roma, la Chiesa di Sant’Alfonso Maria de Liguori è un magnifico esempio di architettura barocca. Famosa per la sua[...]
In piazza Trilussa si trova questa fontana, fatta costruire nel corso del ‘600 per motivi di approvvigionamento idrico, ecco la storia di una[...]
Questo edificio è stato tra i pochi ad essere risparmiati durante la costruzione di Via della Conciliazione, ecco le caratteristiche della facciata e[...]
Sei mai sceso a Università La Sapienza? Non è solamente un punto di riferimento per i pendolari, ma anche per i turisti, che[...]
Nel cuore di Roma, tra Piazza del Popolo e le meraviglie del centro storico, si trova la Chiesa di Santa Maria del Popolo.[...]
Marmorata Vanvitelli è una fermata della linea 3 del tram della città di Roma, scopriamo cosa è possibile visitare nelle vicinanze. Dove si[...]
All’Eur è tornato il Villaggio di Natale: oltre 100 espositori, luci scintillanti e una spettacolare pista di pattinaggio sul ghiaccio. Un’esperienza natalizia imperdibile[...]