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Romani gente tosta, i Ludi Palatini, e le gare anche con il freddo

foto di: Immagini prese dal web

Forti, gajardi, coraggiosi, senza paura ecco come erano gli atleti professionisti e non, dell’antica Roma, personalità che si scontravano nei ludi cittadini anche in pieno inverno, con il freddo che attanagliava tutta la città. In questo periodo infatti si svolgevano i Ludi Palatini, scopriamo insieme perché si festeggiavano!

I ludi romani

Prima di parlare della festa dei Ludi Palatini, che si svolgevano nel mese di gennaio, tra la prima e la seconda decade, dobbiamo chiarire cosa erano per i romani queste occasioni di festa e come venivano sentite. Infatti non erano dei semplici giochi atletici o solamente una sfida tra professionisti dello sport come le varie competizioni sportive della nostra epoca; fino all’epoca repubblicana, ma soprattutto in epoca antica e arcaica, i ludi erano delle vere e proprie cerimonie religiose. Chi partecipava a questi “giochi”, come diciamo noi, non lo faceva per divertimento, ma per dovere civico e religioso; essere parte attiva di questo rito veniva considerato anche un’offerta votiva per le grazie ricevute dagli dei. Nel tempo però questa sacralità assunse via via meno importanza, nonostante questi eventi venivano comunque aperti da processioni con a capo le magistrature religiose più importanti, come il pontefice. In età imperiale poi i ludi divennero più occasioni per dispiegare la propaganda e per la costruzione del consenso da parte degli imperatori. A sobbarcarsi le spese di questi giochi era quasi sempre lo Stato infatti e in età repubblicana anche qualche candidato a qualche magistratura era solito metterci sesterzi di tasca propria, sempre per lo stesso motivo, cercare consenso per essere eletto.

I giochi preferiti, corse dei cavalli e lotta dei gladiatori

Una volta aperto il rito con la processione sacrale, durante i ludi si svolgevano numerose attività tra le quali, corse di cavalli e lotta dei gladiatori erano le più seguite ed amate. Questi due “sport”, se così vogliamo chiamarli, avevano un’antica origine religiosa; al ritorno dalle battaglie vittoriose infatti si svolgeva una gara di velocità e il cavallo che vinceva veniva sacrificato agli dei come ringraziamento. La lotta tra gladiatori invece era riservata ai funerali di personaggi illustri; in questa occasione infatti i combattenti venivano offerti per ingraziarsi gli dei degli inferi e celebrare allo stesso tempo il defunto.

I Ludi Palatini

Arrivando ora ai Ludi Palatini questi vennero istituiti da Livia, moglie di Augusto in ricordo della morte di suo marito, il primo principe e imperatore di Roma, che donò alla città un lunghissimo periodo di pace dopo la tragedia delle guerre civili. I ludi di solito potevano comprendere oltre alle corse dei cavalli e alla lotta dei gladiatori, anche spettacoli di teatro, combattimenti tra uomini e animali, esibizioni di atleti o anche gare di poesia e letteratura. Nel caso dei Ludi Palatini erano previste soprattutto gare ginniche, lotte e altri esercizi fisici. Dovevano essere veramente convinti e motivati, perché fare sport all’epoca a metà gennaio significava essere quasi totalmente nudi, senza le tute di pile o di materiale termico che abbiamo adesso. Ciò testimonia quanto erano gajardi i romani di quel tempo, voi oggi avreste il coraggio di partecipare a dei ludi in pieno inverno con queste temperature?