Vetralla è un borgo della provincia di Viterbo, abitato sin dall’epoca etrusca e sviluppatosi durante il Medioevo, celebre per la lavorazione della terracotta e della ceramica
Vetralla, cenni storici del borgo, dagli etruschi alla Seconda Guerra Mondiale
Vetralla è un borgo che si trova in provincia di Viterbo. La sua posizione strategica ha fatto sì che fu abitata sin dall’epoca degli etruschi e occupata in modo continuativo a partire dall’Alto Medioevo. A pochi passi si trovava una stazione di posta utilizzata in epoca romana lungo la via Cassia con la popolazione che si sposta nell’attuale locazione del paese nel tardo impero e con la piccola fortezza che sarà incorporata nei possedimenti del Papato per mezzo della Donazione di Sutri datata 728 e stipulata tra il re longobardo Liutprando a favore del Papa Gregorio II con il territorio che sarà a lungo conteso tra i signori di Viterbo e la Chiesa. In tempi più recenti ha ospitato nelle sue campagne il terzo campo di concentramento più grande in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Vetralla e la sua celebre ceramica rossa
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate di Vetralla c’è quella legata alla terracotta e alla ceramica. Quest’ultima è un materiale ricavato dagli abitanti nei pressi del Monte Panese, in grotte scavate nel tufo, raccolta con le ceste e portata nei laboratori. Viene anche chiamata ceramica rossa a causa del colore rossastro che si ottiene dall’impasto. Questa lavorazione e raffinazione del materiale avveniva nelle botteghe e nelle fornaci di ogni artigiano che si trovavano quasi tutte lungo Via dei Pilari. Gli artigiani che lavoravano l’argilla sono conosciuti come i pignattari.
Il ramoscello d’olivo, simbolo di Vetralla
Gli artigiani che lavoravano l’argilla sono conosciuti come i pignattari e sono molti gli oggetti che si possono ricavare da queste lavorazioni, come ad esempio piatti, brocche e oggetti vari anche per uso alimentare, non solo, anche oggetti più rifiniti e di effetto come possono essere dei vasi decorati. Una volta creato l’oggetto di argilla viene pulito e solitamente decorato con il ramoscello di ulivo, simbolo caratteristico del grazioso borgo medievale di Vetralla.