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A Roma è visitabile la mostra dedicata allo scienziato della natura Ulisse Aldrovandi, vissuto nel corso del ‘500 ma i cui lavori hanno lasciato un’impronta indelebile nel settore.
Il Museo Civico di Zoologia di Roma ospita fino al 21 luglio la mostra Il sogno di Ulisse Aldrovandi, naturalista bolognese del ‘500 che ha lasciato un’impronta indelebile nel settore. La sua capacità fantastica, perfettamente incarnata dal suo scritto più sorprendente, la Monstrorum Historia, colloca la sua opera oltre il tempo e sulla soglia di un mondo che guarda al futuro. Un’occasione per grandi e piccoli di essere catapultati in spazi in cui il tempo non ha una direzione precisa e tanti elementi si fondono.
Visibili reperti e oggetti delle collezioni museali dell’Ateneo bolognese, originali exhibit tecnico-scientifici immersivi e interattivi, quadri di Bartolomeo Passarotti, Giacomo Balla, Mattia Moreni, opere d’arte di Nicola Samorì, che esprimono una visione unitaria della cultura e di alleanza tra arte e scienza riproposta al pubblico in un percorso di ricerca tra passato e scenari futuribili. Due postazioni in realtà virtuale permetteranno di esplorare due camere delle meraviglie.
Ulisse Aldrovandi incarna due anime, quella dello scienziato, osservatore di una realtà che è già stata, e poi quella dell’artista, che immagina e dà forma a ciò che sarà, spingendosi, come farà secoli dopo la fantascienza, a svelare scenari destinati, col progredire della scienza, a trasformarsi in realtà. I visitatori potranno vedere poi alcuni oggetti provenienti dall’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, strumenti e artefatti che scienziati e ingegneri hanno costruito per spingere sempre più oltre le frontiere dell’esplorazione spaziale e progettare il futuro dell’umanità su altri pianeti.
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