La Fontana del Peschiera, una “giovane” vasca della città
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Proprio così, a quanto pare la regina Cristina di Svezia, vissuta nel 1600, non era proprio un carattere facile e oltre ai franzosi anche questa sovrana lanciò palle di cannone dentro di Roma, non per guerra ma per…amore!
Salita al trono a 6 anni la regina di Svezia, si fece notare subito come una donna molto autonoma e indipendente. Infatti per tutta la sua vita non prese mai marito per scelta personale. Dopo aver regnato per 22 anni sul trono della nazione scandinava abdicò, poiché qualche tempo prima si era convertita al cattolicesimo e questo, per un paese fortemente luterano come la Svezia, non poteva essere accettabile. Da quel momento in poi, nel 1655, si trasferì a Roma, dove si fece notare per il suo stile di vita stravagante e sfarzoso. Le piacevano molto i caroselli, tanto che nel febbraio successivo la sua discesa nella Capitale, ne fu organizzato uno in suo onore nella corte di palazzo Barberini, di cui ci rimane ancora un dipinto. Per capire poi quanto fosse indipendente per essere una donna di quel tempo, si deve immaginare che la regina Cristina era solita andare a cavallo vestita da uomo, piuttosto che utilizzare la carrozza sfarzosa messale a disposizione da papa Alessandro VII. A Roma si contornò di artisti come Bernini, il compositore Alessandro Scarlatti, il drammaturgo Goldoni e il poeta Metastasio, fondando l’Accademia dell’Arcadia. Infine è l’unica tra i regnanti ad avere l’onore di essere sepolta nella cripta della Basilica di San Pietro, proprio come i papi.
Abbiamo capito dunque che tipo di caratterino possedeva la regina svedese e una leggenda romana afferma che una volta, per l’arrabbiatura, Cristina di Svezia lanciò una palla di cannone contro Villa Medici. Il portone di bronzo dell’odierna Accademia Francese infatti riporta una leggera ammaccatura in una delle sue ante, dovuta proprio alla palla di cannone sparata dalla Regina di Svezia da Castel Sant’Angelo e che ora è una decorazione nella fontana di proprio di fronte la villa. Motivo? Ci sono alcune ipotesi, vediamole.
C’è chi sostiene che la palla di cannone di marmo fu sparata dalla regina svedese verso Villa Medici perché un suo ospite, che doveva arrivare proprio da questa residenza, era in netto ritardo. lei non potendo sopportare tutto questo, gli inviò…un promemoria diciamo, come se je fosse annata a bussà a casa, dopo tutto.
Si vociferava e ancora oggi il dubbio serpeggia, che tra Cristina e il cardinale Decio Azzolino, corresse della simpatia…e che simpatia! Un attaccamento molto forte, passionale, che andava oltre i ruoli religiosi e civili! Un giorno pare che i due si dovessero incontrare a Villa Medici, ma il cardinale diede buca alla povera Cristina, che non ebbe momenti di sconforto, ma da Castel Sant’Angelo bombardò direttamente il luogo incriminato per l’incontro.
Altre ipotesi di ricostruzione dei fatti portarono a ipotizzare alcuni screzi tra la regina Cristina di Svezia e la potente famiglia toscana dei Medici, tanto da dare l’ordine di sparare un colpo di cannone addosso alla loro residenza a Roma. Un avvertimento? Una risposta a una provocazione? Una provocazione da parte della sovrana? Probabilmente nessuno lo saprà mai.
Si sa, le donne ci mettono sempre molto a prepararsi e a quell’epoca era ancora più complicato data la grande mole di corsetti, abiti e sottane da indossare. Così, per far capire al pittore Charles Errand, che era in ritardo, non le venne niente di meglio che bombarda’ er palazzo, d’altronde manna’ un messaggero era così scontato…
In realtà tutte queste ipotesi per quanto possano sposarsi alla grande con il carattere della regina devono etichettarsi come fantasiose, per un motivo molto semplice, facendo alcuni calcoli, nessuno dei cannoni presenti a Castel Sant’Angelo in quel periodo sarebbe riuscito a sparare una palla di cannone così lontano, così per quanto affascinante si possa ritenere questa storia, probabilmente è da ritenersi una bellissima fantasia.
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