Alla scoperta dei dintorni di Marmorata/Gelsomini
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Tutti conosciamo le bellezze della Roma antica, barocca, rinascimentale e ottocentesca, ma le tracce che il medioevo ha lasciato nella capitale sono molto nascoste, sembrano non esserci quando invece sono proprio lì davanti ai nostri occhi. Una di queste testimonianze sono proprio i castelli costruiti durante quell’epoca, vediamo insieme quali sono.
Il primo Castello che sicuramente viene alla mente quando si parla di Roma è quello più famoso e più centrale tra tutti gli altri. La sua storia è antichissima, nasce infatti come Mausoleo di uno degli imperatori più importanti nella storia di Roma, Adriano. Già nel 400 d. C. però quest’edificio venne circondato da mura e cominciato ad essere utilizzato come fortezza. Il suo nome deriva dalla visione dell’Arcangelo Michele che Papa Gregorio I ebbe durante una processione penitenziale, proprio sopra il Mausoleo, che da quel momento in poi fu chiamato Castel Sant’Angelo. La fortezza divenne poi anche prigione e rifugio per tutti i Papi nei momenti di massimo pericolo e di assedio della città.
Situato nelle propaggini meridionali della capitale, il Castello della Magliana ha subito nel corso della storia numerose modifiche. Nato nel medioevo come vera e propria fortezza, fu abbandonata, restaurata e trasformata alla fine del ‘400, in una villa residenziale di campagna dei papi. Al restauro e all’ampliamento di questa struttura lavorarono grandi nomi dell’arte italiana, come Perugino, Michelangelo, Bramante e alcuni allievi della scuola di Raffaello. I primi anni del 1500 furono quelli in cui questa villa visse il suo periodo d’oro, in quanto divenne un centro culturale grazie agli incontri teatrali, letterari e musicali organizzati dal pontefice Leone X. Oggi i suoi locali ospitano l’amministrazione dell’ospedale San Giovanni Battista, appartenente all’Ordine dei Cavalieri di Malta.
Sempre a sud di Roma, nella zona della Cecchignola esiste un altro castello contornato dalla bellissima e sterminata campagna romana. Questa struttura, passata di mano in mano di molte famiglie nobili romane, ad oggi è perfettamente conservata anche nei suoi cambiamenti e aggiunte durante i secoli. Del Castello della Cecchignola è identificativa soprattutto la sua torre, che con i suoi 45 metri di altezza svetta su tutta la struttura; questa ad oggi, conserva molte tracce delle tecniche di edificazione dei secoli precedenti e si hanno testimonianze di come anticamente dovesse essere ancora più alta. Oggi in questo castello che conserva in sé testimonianze di diverse epoche sono presenti diverse fondazioni culturali, una biblioteca e soprattutto l’Università dei Marmorari romani.
Con questo castello ci spostiamo a nord della capitale, nella zona detta Grottarossa. Qui nell’XI secolo, sorgeva all’inizio, solo una torre d’avvistamento e di comunicazione con le altre torri vicine. Piano piano, nel tempo, ai suoi piedi si cominciarono a costruire altri edifici, più bassi che diedero vita a un grande complesso dalla pianta irregolare. Solo nel 1500 il Castello di Tor Crescenza arrivò al completamento definitivo della struttura, diventando un vero e proprio castello rinascimentale come lo vediamo ora. Ad oggi, oltre ad essere luogo di ricevimenti di nozze, come quello di Totti e Ilary nel 2005, è anche set per numerosi film come Poveri ma ricchissimi, con Christian de Sica e Enrico Brignano.
Oggi si chiama Castello Farnese, per ricordare la grande nobile famiglia romana, ma questo piccolo gioiello situato poco fuori il raccordo a nord di Roma nel corso dei secoli è appartenuto alle più grandi e antiche famiglie nobili, come gli Orsini, i Borbone, i Savoia e i Rospigliosi. Oggi la proprietà è della famiglia Ferraioli che utilizza questa perla medievale come location per matrimoni ed eventi. Lì a due passi, inoltre, ci sono anche le antiche rovine della città etrusca di Veio, acerrima nemica di Roma nei primi anni della sua vita.
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