Il roseto comunale riapre le sue porte e tutta Roma torna a sentire il profumo delle sue rose
Il Roseto Comunale di Roma riapre le sue porte, regalando uno spettacolo di colori e profumi ai piedi dell’Aventino. Con oltre 1.000 varietà[...]
La bellezza dell’Urbe è ambita in tutto il mondo e verrebbe da chiedersi quale Stato non la vorrebbe come sua capitale? Probabilmente tutti! Ma di Roma, per fortuna, ce n’è una sola e ce la teniamo ben stretta…non solo noi italiani, perché nella Città Eterna sono presenti due altri stati, andiamo a scoprire quali sono.
Già proprio così; Roma infatti non fu fin dall’inizio la capitale, poiché la sua conquista e annessione ai territori italiani avvenne successivamente alla proclamazione del Regno d’Italia. Era il 17 marzo 1861 infatti quando, attraverso vari plebisciti, il re Vittorio Emanuele II, riunì sotto un’unica bandiera,gran parte dei territori della nostra bellissima penisola. Gli unici ancora non presenti all’interno del regno erano le regioni venete e la maggior parte dei territori laziali, questi ultimi ancora sotto il governo der Papa Re. Fu necessaria un’altra guerra e la breccia di Porta Pia, il 20 settembre del 1871, per fare in modo che l’esercito italiano conquistasse Roma. In quei dieci anni le capitali che si alternarono nella storia d’Italia furono due, la prima Torino, sede storica della dinastia dei Savoia. Dal 1865 al 1871, per evitare che un attacco degli austriaci arrivasse con facilità a Torino, il titolo di prima città d’Italia si spostò a Firenze. Dopo la conquista di Roma però, ci furono pochi tentennamenti, e così il 3 febbraio del 1871, dopo circa cinque mesi di intrepida attesa, Roma fu finalmente proclamata Capitale del Regno d’Italia.
Prima dello stato italiano però, Roma, come già accennato prima, proveniva da circa mille anni di dominazione pontificia. Infatti da circa l’ottavo secolo dopo Cristo, fino appunto al 1871, a regnare sull’Urbe fu proprio la figura der Papa Re. La fine di questo potere non fu preso molto bene dai pontefici, che fino agli anni ’20 del ’900 si ritennero prigionieri in Vaticano. Lo stato italiano con la Legge delle Guarentigie provò anche ad avanzare delle proposte di pace, lasciando al Papa la sovranità all’interno dei territorio che oggi fanno parte dello Stato del Vaticano, ma diciamo che Pio IX nun je le mandò a dì e non solo rifiutò la legge ma scomunicò anche chi l’aveva scritta. Insomma un modo del tutto pacato per far capire che nun l’aveva presa molto bene.
Infine l’ultimo stato ad avere come Capitale Roma è un ente ancora più piccolo di quello dello Stato del Vaticano ed è il Sovrano Militare Ordine di Malta. Ad oggi, giuridicamente, questo Ordine non può dirsi a tutti gli effetti uno Stato, ma in passato lo era eccome, avendo i suoi territori nell’isola di Rodi e poi a Malta. Addirittura, dal 1994, questo ente possiede un seggio come osservatore al tavolo dell’ONU. Le sue sedi odierne a Roma sono due, la principale è quella a via dei Condotti 68, dove si riunisce il governo dell’Ordine e risiede ufficialmente il Gran Maestro. L’altra è sicuramente quella più suggestiva, dato che si trova sulla cima di uno dei colli più belli della capitale, l’Aventino. Posizionato al fianco del Giardino degli Aranci, la Villa del Priorato di Malta è ufficialmente la sede istituzionale dell’Ordine, del suo Gran Maestro e dell’ambasciata presso lo Stato italiano. Una chicca che contraddistingue questa sede e che conduce migliaia di turisti ogni anno alle sue porte è la vista che si può godere non tanto dalla sua terrazza, ma dal buco della sua serratura. Se infatti appoggiamo il nostro occhio su questo occhiello potremo scorgere la Cupola della Basilica di San Pietro incastonata nel profilo della serratura di questa porta. Una visione unica al mondo che non ci si stanca mai di vedere.
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