Turisti Nella Capitale: Bersagli e bersaglieri
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Incorporata nel palazzo della Cancelleria, la basilica di San Lorenzo in Damaso è tra le più antiche di Roma, scopriamo la sua storia e le sue caratteristiche architettoniche
La basilica di San Lorenzo in Damaso si trova nel rione Parione, incorporata nel palazzo della Cancelleria. Secondo la tradizione è stata costruita da papa Damaso I nella sua casa alla fine del 300. Una modificazione sostanziale è stata apportata alla fine del XV secolo da Donato Bramante con una nuova forma interna mentre l’assetto attuale è opera del restauro, nei primi anni del ‘800 da Giuseppe Valadier, anche se un ulteriore intervento è stato reso necessario dopo un incendio che ha danneggiato il plesso nel 1944.
Con gli scavi che sono stati realizzati sotto il cortile del palazzo della Cancelleria nel 1988 è stato scoperto lo strato fondativo della chiesa, una delle più importanti paleocristiane di Roma. Inoltre è stato identificato un cimitero in uso dall’VIII secolo fino a poco prima della costruzione dei palazzo. La chiesa paleocristiana aveva come particolarità una navata trasversale posta dietro l’abside, con i portici che la circondavano.
Oggi la basilica è priva di facciata, è divisa in tre navate con dei vestiboli. Nel primo vi è la tomba di Alessandro Voltrini, un cubiculario di papa Urbano VIII, opera di Bernini, mentre nel secondo vestibolo c’è una statua di Carlo Borromeo, opera di Stefano Maderno. Nel vestibolo, a destra c’è una cappella disegnata da Nicola Salvi, lo scultore di fontana di Trevi. Sono tante le cappelle laterali con opere al suo interno da ammirare. La navata centrale termina con l’abside semicircolare, al cui centro si trova un grande dipinto ad olio di Federico Zuccari che raffigura l’Incoronazione di Maria e santi.
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