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La fontana di Apollo, in ricordo del teatro di lirica di Roma

foto di: Immagini prese dal web

La fontana del Teatro Apollo del Lungotevere Tor di Nona omaggia quello che è stato l’importante teatro di lirica della Capitale nel corso dell’Ottocento, la sua storia

La fontana che celebra il Teatro di lirica della Capitale

La fontana del Teatro Apollo si trova nel parapetto del lungotevere Tor di Nona, laddove in passato si trovavano un approdo sul fiume ed una torre delle mura Aureliane che era adibita a deposito alimentare. A realizzarla è stato Cesare Bazzani nel 1925 in travertino e marmo, per commemorare il fatto che in questo luogo sorgeva il Teatro Apollo, il principale teatro di lirica di Roma, costruito nel 1667 da Cristina di Svezia su progetto di Carlo Fontana e demolito nel 1888-89 per i lavori di realizzazione dei muraglioni del Tevere.

La struttura architettonica della fontana e le carceri originarie del luogo

Una monumentale epigrafe ricorda la storia del teatro insieme alla decorazione sovrastante con maschere del teatro antico, corone d’alloro e una lira. Alla base della stele un sarcofago con al centro una figura che sembra suonare una lira raccoglie l’acqua proveniente da una valva di conchiglia. Il Teatro ha avuto una storia segnata da ben tre interventi di demolizione. Qua si trovavano le carceri ospitate nella torre, ospitarono anche Caravaggio e Giordano Bruno, un luogo malsano anche a causa delle frequenti inondazioni del Tevere.

Le diverse fasi della costruzione del teatro, fino a quella definitiva della fine del Settecento

Le carceri furono trasferite e la torre abbandonata nel 1657 e fu Cristina di Svezia a voler erigere in questo luogo la prima struttura destinata alla prosa, poi ricostruita per ordine di Clemente XII. La svolta si ha però nel 1795, quando a nuovi architetti spetta l’edificazione dell’immobile. Il Teatro Apollo nacque ufficialmente in quell’anno, con uno stile neoclassico, la facciata disegnata da Giuseppe Valadier e tre grandi porte finestre rettangolari a completare il plesso, con la programmazione che cambia e si dedica all’Opera.