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La fontana di piazza Santa Maria in Trastevere, un’elegante vasca nel cuore del quartiere verace della città

foto di: Immagini prese dal web

Realizzata da Bramante, Bernini e Carlo Fontana, il monumento di piazza Santa Maria in Trastevere si trova nella piazza di fronte all’omonima basilica, ecco le sue caratteristiche architettoniche

La fontana di piazza Santa Maria in Trastevere, la più antica di Roma ancora funzionante

Di fronte alla basilica omonima si trova la fontana di piazza Santa Maria in Trastevere, realizzata da Donato Bramante con ritocchi successivi da parte di Gian Lorenzo Bernini e Carlo Fontana, intervenuti su un’opera preesistente di epoca imperiale, tanto da ritenersi la più antica fontana della Capitale ancora funzionante, alimentata dall’Aqua Alsietina, acquedotto che Augusto fece costruire nel 2 a.C. per alimentare il lago artificiale per gli spettacoli di combattimenti navali, per scopi agricoli e per irrigare i giardini di Cesare, il parco che il predecessore di Augusto fece rendere pubblico dopo la sua morte.

La fontana di piazza Santa Maria in Trastevere, gli interventi del Bramante

Nel 1450, in occasione del Giubileo, fu costruita una vasca quadrata su gradini, al centro di cui furono posti due catini circolari. Il primo restauro, ad opera del Bramante, vide il decoro del catino che era rimasto, dato che l’altro era stato demolito, con teste di lupo da cui fuoriusciva l’acqua. Cambiamento ben più significativo fu quello effettuato alla fine del ‘500 di Giovanni Fontana che modificò la forma della vasca che divenne ottagonale.

La fontana di piazza Santa Maria in Trastevere, i restauri del Bernini e di Carlo Fontana

Con la nascita dell’acquedotto dell’Acqua Paola fu cambiato il condotto da cui arrivava l’acqua e la fontana fu spostata nel centro della piazza. Nel 1658 Bernini aggiunse quattro conchiglie sui lati e gli stemmi di papa Alessandro VII. Carlo Fontana, nel 1694 ampliò la capienza della vasca, realizzandola in travertino e sostituì le quattro conchiglie con altre più grandi. Nel 1873, un altro restauro, ad opera del comune, modificò il materiale della vasca in marmo bardiglio.