Massimo Ghini e Paolo Ruffini al Teatro Parioli in Quasi amici | Roma.Com

Massimo Ghini e Paolo Ruffini al Teatro Parioli in Quasi amici

Da oggi fino al 26 febbraio va in scena al Teatro Parioli di Roma il nuovo spettacolo con Massimo Ghini e Paolo Ruffini che riadattano in teatro il celebre film francese Quasi amici

Massimo Ghini e Paolo Ruffini, in teatro un cult del cinema mondiale

Massimo Ghini e Paolo Ruffini protagonisti da oggi fino al 26 febbraio al Teatro Parioli in Quasi amici. Tratto dall’omonimo film francese del 2011 con Francois Cluzet e Omar Sy, la storia racconta la nascita dell’amicizia tra due uomini molto diversi per carattere e per estrazione sociale, ma che troveranno insieme il modo di cambiare le proprie vite e di aiutarsi. La brillante coppia di attori per l’adattamento e la regia di Alberto Ferrari dilata in drammaturgia le emozioni che nascono per il cinema che saranno accresciute dalle parole e dalla mimica del palco.

Quasi amici, la storia di due uomini dal destino opposto

Un uomo molto agiato, che vive di cultura e con la cultura vive, precipitato dal parapendio e condannato a un’esistenza da disabile incontra un uomo che entra ed esce da anni di galera, che fa propria una cultura di strada e che vive di corpo invece che di mente e assistiamo a un’osmosi di due mondi antitetici che rende i due personaggi legati da ferite che si ricuciono solo scavando dentro le proprie esistenze e assimilandole.

Quasi amici, le scelte registiche e il valore della risata

La ricerca di una leggerezza dai pesi di una periferia degradata dove si è cresciuti e da un’infermità che ci impedisce di volare sarà possibile in teatro attraverso il veicolo della risata, di se stessi e degli altri per conoscere meglio in profondità chi si ha davanti.  Per la regia Alberto Ferrari si è immaginato un grande spazio aperto, un grande panorama illuminato come una giornata estiva, una notte autunnale, un pomeriggio piovoso. E un piano inclinato che dirada verso il proscenio e che racchiuda al suo interno tutti i luoghi della vicenda, che si aprono e diventano a volte studio, camera da letto, salotto.

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