Vicino Roma, Spigno Saturnia, dal castello medievale al borgo odierno
5 Agosto 2023
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foto di: Immagini prese dal web
Spigno Saturnia è un piccolo borgo in provincia di Latina, nato dopo il crollo dell’Impero Romano, sviluppatosi durante il Medioevo e oggi diviso nella parte più in alto e quella nella valle dell’Ausente
Spigno Saturnia e la sua storia, dalla fondazione alla nascita del comune
Spigno Saturnia è un piccolo borgo in provincia di Latina. Dopo il crollo dell’Impero Romano, alcuni abitanti sopravvissuti alle invasioni barbariche si spostarono dalla Valle dell’Ausente verso i monti vicini dove diedero luogo a questo agglomerato di case che chiamarono Casalis Spinei, a causa degli arbusti spinosi usati come protezione dei recinti di bestiame domestico. In epoca normanna il pericolo di incursori provenienti dal litorale tirrenico spinse gli abitanti a costruire una località più in alto, Castrum Spinei, fortezza che poi è andato a indicare l’intero borgo che si sviluppò lungo la porta esterna della prima cinta muraria nel corso del Medioevo. Dopo essere stato per secoli sotto la Contea di Fondi e Traetto ma l’abolizione del feudalesimo porta alla nascita del comune, datato 1806.
Spigno Saturnia e il suo territorio, dalle chiese alla sua economia
Il paese è diviso in due. Troviamo infatti la parte superiore e più antica, situata alle falde del Monte Petrella, che conserva i ruderi dell’antico castello e due chiese medievale, quella di Santa Croce che ha subito modifiche consistenti a causa dell’ultimo restauro post Seconda Guerra Mondiale, e quella di San Lorenzo al Castello che è diroccata. La seconda si è sviluppata di recente più a valle. Il paese nel corso del tempo si è sviluppato con un’economia basata sull’agricoltura e sull’artigianato, sfruttando la lavorazione del legno ad uso domestico, la produzione del carbone.
Spigno Saturnia e le bellezze storiche e naturali
Il borgo dispone di due importanti beni storico-artistici, il mulino della Conca, rimasto in funzione fino agli ultimi eventi bellici, e la chiesa di San Gerardo, situata nella località di Capodacqua, che ospita un importante sorgente, e che è stata costruita alla fine del Seicento, una piccola cappella rurale con campanile costituita da una navata unica, con copertura a soffitto di legno andata distrutta durante la guerra e oggi sostituita da travi in ferro.
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