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l Pesce d’Aprile indica una tradizione, seguita in diversi paesi del mondo, che consiste nell’
organizzare scherzi e di metterli in pratica il 1 aprile. Burle di varia natura allo scopo di suscitare il riso delle vittime. La sua origine non è nota ma nell’Antica Roma si festeggiavano gli
Hilaria il 25 marzo e all’interno della cerimonia, che prevedeva anche una lunga processione dedicata alla Madre degli Dei per propiziare il raccolto e l’arrivo della primavera in occasione dell’equinozio, vi era la tendenza a fare scherzi, anche rivolti alle più alte cariche dello Stato. Un’altra ipotesi remota riguarda il beato
Bertrando di San Genesio, vissuto nel ‘300, che avrebbe liberato un papa soffocato in gola da una spina di pesce e per gratitudine il pontefice avrebbe decretato che ad Aquilea, borgo di cui era patriarca Bertrando, per quel giorno, il primo di aprile, non si mangiasse pesce.
Il Pesce d’Aprile, l’usanza in Francia e in Italia
Un’altra teoria tra le più accreditate colloca la nascita della tradizione nella Francia del XVI secolo. Prima dell’adozione del calendario gregoriano, in Europa si festeggiava in quei giorni il Capodanno e per l’occasione erano scambiati doni e per questo motivo il primo di aprile nasce l’usanza di consegnare pacchi regalo vuoti, volendo simboleggiare l’addio di una festività che era stata spostata tre mesi prima. In Italia l’usanza è recente e risale ai primi anni dell’Unità. La prima città ad accogliere l’abitudine francese fu Genova, dove la passione per gli scherzi d’aprile sbarcò nel suo trafficato porto.
Il pesce d’Aprile, la sua denominazione
Proprio per l’approdo marittimo di quest’usanza è chiamato Pesce d’Aprile ma anche per il fatto che i pesci abboccano facilmente all’amo, così come le vittime degli scherzi. Un’altra ipotesi sulla denominazione di questa giornata risale alla storia d’amore tra la regina d’Egitto Cleopatra e il console romano Marco Antonio in quanto, durante una gara di pesce, Marco incaricò uno schiavo di attaccare al suo amo delle prede ma Cleopatra scoprì il piano e ordinò che all’amo fosse attaccato un pesce finto per prendersi gioco del suo amato.