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Arnoldo Foà, una carriera luminosa iniziata al Centro sperimentale di cinematografia di Roma

foto di: Immagini prese dal web

Nasceva oggi nel 1916 Arnoldo Foà, attore, regista teatrale, doppiatore, cantante e scrittore italiano cresciuto artisticamente a Roma dove ha frequentato il Centro sperimentale di cinematografia

Arnoldo Foà, il suo amore per la recitazione e un inizio difficile con il Regime

Arnoldo Foà è stato uno degli intellettuali più influenti del secolo scorso. Di origini ebraiche, anche se si è sempre dichiarato ateo, da Ferrara si trasferisce a Firenze giovanissimo dove frequenta i corsi di recitazione e abbandona presto gli studi per dedicarsi a questa sua passione e lo fa iscrivendosi al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, che è costretto a lasciare a causa della promulgazione delle leggi razziali. Grazie all’utilizzo di nomi fittizi, riesce a ricoprire il ruolo di sostituto di attori malati e a conoscere compagnie importanti. Negli anni della guerra si rifugia a Napoli, dove diviene capo-annunciatore ed autore di Radio PWB, la stazione radio degli Alleati: spetta a lui la lettura dell’annuncio dell’armistizio l’8 settembre 1943. Alla fine della guerra torna al teatro, collabora con Luchino Visconti e Guido Salvini. Nel 1945 entra nella Compagnia di prosa della Rai, dove svolgerà un’intensa attività sino agli anni 198o.

Arnoldo Foà e la sua lunga e importante carriera teatrale e cinematografica

Intensa e prestigiosa la sua carriera in teatro: autori classici e contemporanei, le sue interpretazioni sono esito di un attento studio, passione e misura drammatica. Da regista mette in scena spettacoli di prosa, di lirica e molte sue commedie, riscuotendo sempre enormi successi. Tra le sue interpretazioni più recenti il monologo di Alessandro Baricco Novecento agli inizi del 2000. Nel cinema sono oltre 100 le pellicole a cui prende parte, lavorando con mostri sacri della cinepresa, da Orson Welles a Ettore Scola in Gente di Roma fino a Luca Barbareschi e Jacques Deray.

Arnoldo Foà, dalla televisione al doppiaggio, i suoi successi

Foà è stato tra i protagonisti di alcuni dei più celebri sceneggiati televisivi della RAI, diventando uno dei primi divi della tv: Le inchieste del commissario Maigret, Le cinque giornate di Milano, Il papa buono. Nel 1985 ha partecipato alla parodia dei Promessi Sposi realizzata dal Quartetto Cetra interpretando L’innominato. Per la RAI ha condotto anche il programma musicale Chitarra, amore mio e, per due stagioni, il varietà Ieri e oggi, nonché numerosi altri programmi. Dagli anni cinquanta diventa uno dei più importanti doppiatori, prestando la sua inconfondibile voce anche per numerosi documentari, tra cui Il Continente di ghiaccio di Luigi Turolla. L’ultimo doppiaggio è stato quello per il personaggio di Charles F. Muntz nel cartone animato Up di Pixar, pochi anni prima della sua scomparsa.