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Cinque canzoni di ieri e di oggi che raccontano l'estate di Roma

foto di: Immagini prese dal web

L’estate è alle porte, le temperature iniziano ad alzarsi, le natiche a muoversi a ritmo dei tormentoni pronti a dominare le radio per i prossimi mesi e a essere la colonna sonora delle nostre giornate: ecco cinque canzoni che parlano della stagione più calda e sono ambientate nella Capitale

Artù – Roma d’estate

Il cantautore romano ha presentato questo brano al Coca Cola Summer Festival nel 2016 proprio in Piazza del Popolo e con questo intenso e raffinato pezzo ci accompagna tra i vicoli romani, il caldo, le zanzare e la puzza di vino. Una descrizione poetica e veritiera della sua Roma con una capacità di scrittura notevole, un testo malinconico e acuto e un supporto melodico che rende il tutto accattivante. Una città in grado di ammaliarti con la sua bellezza e di farti vivere momenti irripetibili, una città che non vuole padrone nonostante tutti cerchino di usarla, sfruttarla.

J Ax – Ostia Lido

Tormentone nel 2019, un inno alla vacanza alternativa e popolare, lontano dalle mete tanto ambite dell’estero. Una hit che fa riflettere anche sull’importanza della compagnia più che della meta, dell’amicizia più che il denaro. Ballare e divertirsi è possibile in ogni luogo, pure nella spiaggia di Ostia che può diventare un paradiso tropicale se siamo con le persone giuste a passare la giornata al mare. In un periodo in cui i colleghi tendevano a guardare all’esotico nella scelta delle location dei tormentoni, una risposta intelligente e patriottica.

Scaricà Ricascà – Come un turista

Ambientato in una Roma d’agosto in cui la vista dall’alto del Pincio invita alla riflessione e all’osservazione di chi ci circonda. Una fotografia di una folla di persone, ognuno immortalato in un gesto, in uno stato d’animo diverso. Un collage di sensazioni che rappresentano fasi alterne della vita, tra la leggerezza della stagione e il pensiero rivolto a ricordi intrisi di malinconia. Un brano che sprona a fermarci un attimo e goderci un panorama, un attimo di pace che alleggerisca la nostra condizione. Connetterci all’altro, mettersi nei suoi panni, condividere, cercare di creare empatia: intenti che renderebbero i momenti bui, che capitano a chiunque, meno difficili da superare.

Max Gazzé e Niccolò Fabi – Vento d’estate

Vento d’estate è un brano del 1998 scritto a quattro mani da Max e Riccardo Sinigallia cantato insieme a Fabi. Gazzè ha dichiarato che questo duetto è la testimonianza di un’amicizia nata nei locali e nei pub romani. Il tema centrale e invogliare chi ascolta a godersi la spensieratezza dell’estate, stare lontano dalle ansie e dalle preoccupazioni perché tutto cambia come cambia il vento e anche i momenti difficili possono andarsene in fretta. Il mare diventa il simbolo di libertà e scappare dalla città diventa inevitabile, non solo per avere un minimo di refrigerio, ma anche per staccare il cervello.

Carl Brave, Francesca Michielin e Fabri  Fibra – Fotografia

Video girato con gli artisti nelle sembianze dei Simpson che passeggiano per le vie di Roma di notte. Protagonista una ragazza che non è ricambiata nel suo amore e viene consolata dagli amici mentre intorno la Capitale è raccontata con una scrittura evocativa, infatti il Tevere pare un oceano. Nel ritornello viene celebrata la bellezza delle cose semplici, una pizza margherita da dividerci per poi parlare e confidarsi, una foto da scattare con la polaroid per ricordarci del momento.