Siete sicuri di conoscere bene Piazza del Popolo, una delle piazze più famose di Roma? Perché la sua storia sarà pronta a stupirvi!
La storia di Piazza del Popolo
Siamo alla fine del XVIII secolo, quando l’architetto Giuseppe Valadier, iniziò a progettare e disegnare i bozzetti di una delle piazze più celebri di Roma, Piazza del Popolo. La costruzione doveva essere a ridosso delle mura della città e della Chiesa di Santa Maria del Popolo. Buona parte delle strutture, ancora presenti a delimitarne i confini, vennero innalzate tra il Quattrocento ed il Seicento. Oltre la chiesa di Santa Maria del Popolo, accanto la Porta, si trovavano la chiesa di Santa Maria di Montesanto e la chiesa di Santa Maria dei Miracoli. In altre parole, il celebre “Tridente“, che unisce Via del Babuino, Via del Corso e Via Ripetta. La piazza, ultimata dalle opere architettoniche del Valadier e disposta sotto il pendio del Pincio, divenne ben presto uno dei luoghi più celebri e più frequentati di Roma. Sebbene qualcuno di voi ci sia passato spesso, però, stiamo per rivelarvi qualche piccola notizia di cui, sicuramente, eravate all’oscuro.
I segreti di Piazza del popolo
Posizionandovi al centro della Piazza, laddove svetta il meraviglioso obelisco egiziano, ornato di quattro fontane dai leoni di marmo, e dando le spalle alla terrazza del Pincio, vedrete proprio davanti a voi un muro di forma semicircolare. È lì che vi dovete dirigere, per una delle esperienze più straordinarie di sempre! Lunga appena centro metri, la parete custodisce, ormai da anni e con estrema accuratezza, i segreti di tantissime voci. Sconosciuta ai più, infatti, l’esedra è la protagonista di un’illusione acustica, davvero, surreale. Soltanto sussurrando alla pietra di uno dei suoi angoli estremi, un’altra persona, se disposta a metà dell’emiciclo o addirittura all’altra estremità, potrà sentirvi! Nonostante il grande vocio di turisti e passanti, infatti, la forma concava del muro, vi consentirà di comunicare senza sforzi e, soprattutto, col massimo della riservatezza. Le persone timide, o i detentori di un segreto, insomma, potranno finalmente dichiarasi a voce, senza nascondersi dietro una tastiera! Che poi, se confesseranno qualcosa di scomodo, potranno sempre provare a fuggire, visti i cento metri, di muro, di vantaggio!
Altre curiosità sono, invece, legate al nome della Piazza. In particolare, alcuni sosterrebbero che il termine “Popolo” derivi dal latino “populos” cioè “pioppi”. Secondo tale teoria, pare che l’imperatore Nerone avesse fatto creare un boschetto di pioppi, proprio nei pressi di Piazza del Popolo. Un’altra credenza, in riferimento sempre a Nerone, punta l’attenzione, invece, sulla presunta presenza della sua tomba. Nel Medioevo, si credeva che la salma dell’imperatore fosse sepolta al centro della piazza, sotto un albero di noce, piantato in suo ricordo. Secondo la leggenda, la presenza di quelle ossa attirava spiriti e demoni che, durante la notte, spaventavano i romani nei paraggi. La situazione, divenuta presto intollerabile, spinse il popolo a richiedere l’aiuto al Papa. Ritirandosi a pregare, al pontefice apparve la Madonna, che gli suggerì la soluzione: abbattere il noce, disseppellire Nerone, bruciare le ossa e disperderle nel Tevere. Pochi giorni dopo, ogni suggerimento della Vergine fu eseguito e, su richiesta del popolo, si fece costruire, proprio lì, una piccola cappella dedicata a Maria, sostituita dall’odierna Chiesa di Santa Maria del Popolo, intorno al ‘400. Se la Chiesa e la Vergine erano del popolo, allora anche la Piazza, costruita intorno alla chiesa, doveva essere “Piazza del Popolo”. D’altra parte, sostengono molti, osservando l’arco che sovrasta l’altare maggiore della Chiesa, in uno dei bassorilievi, è ritratto Papa Pasquale II nell’atto di abbattere l’albero di noce. Il racconto, insomma, sembrerebbe trovare un certo riscontro…se non fosse per la presenza, intorno al pontefice, delle Guardie Svizzere istituite, però, almeno 400 anni più tardi!
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