I colli di Roma non sono 7 ma molti di più
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A cavallo tra il primo dopoguerra e il secondo conflitto mondiale, a Ostia veniva inaugurato un edificio in mezzo al mare, a forma di panettone e collegato con la spiaggia attraverso un pontile; in pratica una rotonda sul mare.
La rotonda sul mare è un edificio costruito in mezzo all’acqua e collegato ad una passerella. Il primo esempio al mondo della rotonda è un centro terapeutico costruito nel 1700 a Brighton, nato con lo scopo di sfruttare al meglio l’ambiente marino che avvolge la città.
Nel tempo questo tipo di struttura diventa talmente famoso che si diffonde in tutta Europa e di conseguenza anche in Italia. Nel 1900 infatti vengono realizzate circa dieci rotonde sul mare, tra cui quella costruita a Senigallia nel 1910, tuttora esistente e quella di Rimini nel 1940.
Tutte queste rotonde nascono per essere dei centri terapeutici ma con il tempo si trasformano in dei meravigliosi locali in cui trascorrere dei bei momenti. Sono delle strutture però la cui resistenza dipende dal movimento del mare che spesso vengono degradate o distrutte dalle maree.
Anche nel Lazio era presente una struttura del genere, ed era considerata come la più grande rotonda d’Italia. Si trovava ad Ostia e faceva parte dello Stabilimento Balneare di Roma ma nel 1943 veniva bombardata dai tedeschi.
La rotonda sul mare di Ostia era uno dei luoghi di ritrovo delle classi più ricche ed era collegata da un pontile che la univa al lido della città. Veniva inaugurata nel 1924 e per la sua forma veniva chiamata dai romani “Er Panettone”.
La sua struttura era stata realizzata da Giovanni Battista Milani, un docente della Scuola di Architettura di Roma ed un personaggio all’avanguardia che credeva molto nelle nuove tecnologie di quel tempo, come il cemento armato. Il suo obiettivo era quello di realizzare degli edifici dalle basi resistenti ma anche belle da vedere. Su questo si basava la realizzazione della rotonda.
La sua struttura era infatti in cemento ed era poi tamponata da mattoni forati. Si ergeva poi su 2 piani; al primo vi era una sala centrale dallo stile interno moderno, composta da un ristorante e circondata poi da altri salotti che avevano dei balconi che si affacciavano sul mare. Al secondo piano invece vi era una grande sala da ballo. A chiedere la costruzione vi era poi una cupola di ferro rivestita di legno e rame che faceva sembrare la rotonda più che un panettone un moderno carosello.
La rotonda di Ostia era diventato negli anni il centro della vita mondana di tutta Roma e in particolar modo del lido della città. Era un luogo dove si svolgevano tante feste ed esposizioni culturali ma al tempo stesso era un punto in cui avvenivano gli incontri di amanti clandestini.
Si raccontava infatti che il primo incontro tra Benito Mussolini e Claretta Petracci fosse avvenuto proprio in quella rotonda lì.
La storia di questo posto magico, giunse però al suo termine nel 1943 per volere dei tedeschi, che bombardarono la rotonda, la sua passerella e la stazione di Ostia, in quanto temevano che questi luoghi potevano essere delle future basi logistiche degli Alleati. Distruggevano così un posto magico, il cui dolce ricordo rimane però vivo nel tempo.
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