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Proprio così, sebbene Roma sia soprannominata la Città Eterna, anche qui il tempo passa come in tutti gli altri luoghi del mondo. È pur vero però che più si va avanti e più la capitale diventa un gioiello ma il tempo qui non viene misurato come in tutti gli altri luoghi…
Ora, a rigor di logica, in una città senza tempo a cosa servono gli orologi? In una città come Roma, la cui bellezza rimane eterna perché misurare il tempo, quando ti puoi perdere negli scorci, nei tramonti, nell’arte e nella cultura della città Caput Mundi? Ma infatti a Roma l’ora nun je serve, è a noi comuni mortali che le ore ce corono dietro! Lei invece rimane sempre lì, nella bellezza eterna, adagiata sul Tevere, un po’ sorniona, un po’…piaciona. In ogni modo, anche nel campo degli orologi, Roma, modestamente, ha le sue particolarità, le sue eccellenze, anche perché nella Città Eterna le cose nun se fanno giusto pe’ fa’, o se fanno per bene o nun se fanno proprio!
Ormai nel 2020 l’orologio sembra un oggetto di antiquariato, se vogliamo sapere che ora è andiamo subito a prendere il nostro smartphone e anzi, il nostro smartwatch oltre a dirci l’orario ci dà anche i battiti del cuore e non solo! Ormai non abbiamo neanche più la necessità di chiedere in giro che ore sono, quando siamo sprovvisti dell’orologio, in questo modo però ci perdiamo delle chicche assolute e se solo alzassimo la testa potremmo vedere delle bellezze assolute e dei capolavori di ingegneria!
All’interno della rilassante e affascinante Villa Borghese, su una piccola roccia, in mezzo a un laghetto, troveremo un orologio che va a…acqua! Sì esatto, non avete capito male, l’orologio ideato dal frate domenicano Giovanni Battista Embriaco nel 1867, fu esposto al pubblico solamente nel 1873. Praticamente l’acqua cadendo dall’alto e andando a riempire due recipienti a forma di foglioline, aziona il meccanismo delle lancette dell’orologio e carica anche la sua suoneria. Tutto l’ambaradan che lo circonda invece è stato pensato dall’architetto Gioacchino Ersoch, che data la collocazione all’interno del parco, pensò a un’ambientazione rurale, che rievoca il bosco.
Da Villa Borghese ci spostiamo a Rione Borgo e tra Castel Sant’Angelo e la Basilica di San Pietro se guardiamo bene in alto potremo trovare questo particolare orologio affisso sul palazzo in cui risiedeva il Curatore responsabile degli Ospedali Riuniti di Santo Spirito. Il suo quadrante è contornato da un serpente che mangia la sua coda, simbolo di eternità e al suo interno invece di avere due lancette ce n’è solo una, scolpita a forma di ramarro. La particolarità dell’orologio è anche nel suo modo di segnare il tempo, non le tradizionali dodici ore, ma l’antico modo italico che ripartiva il quadrante in sei spicchi.
Ci sono poi altri due orologi particolari a Roma, quello posto a Piazza del Monte di Pietà nel Rione Regola e quello invece affisso a Palazzo Montecitorio. Il primo è conosciuto dai romani come l’orologio matto, perché, racconta la leggenda, l’orologiaio che ci lavorò, ritenendo di aver ricevuto un compenso basso, sabotò il meccanismo dicendo:
“Per non esser state a nostre patte, orologio del Monte sempre matte”
Così da quel momento quest’orologio va avanti di quattro minuti rispetto l’orario normale. A Montecitorio invece, nonostante il meccanismo delle lancette sia regolato elettronicamente, il tempo nella piazza progettata da Michelangelo, sembra scorrere sempre più veloce, rubando tre minuti all’orario canonico. Il vero difetto pare sembra essere nella pesantezza delle lancette che portano a far difettare il meccanismo dell’orologio.
Infine altri orologi particolari presenti a Roma sono quello della Torre dell’Orologio, con la sua architettura in ferro borrominiana, che poi è quello che si vede nelle scene del film Vacanze Romane. Sulla Torre del Quirinale, palazzo prima sede ufficiale dei Papi e oggi residenza del Presidente della Repubblica, invece si può ammirare un bellissimo orologio italico, ancora con il quadrante in sei ore. Infine, se vuoi essere preciso e avere l’orario perfetto, dovrai camminare fino a Piazza Colonna e guardare Palazzo Wedekind, il suo orologio posto in cima alla facciata è quello più preciso di Roma, tanto che ce poi rimette l’ora!
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