Turisti nella Capitale: Sul tram 19
Se, da una parte, il nostro viaggiare per le vie di San Lorenzo non è ancora terminato; dall’altra, verso Scalo, si sente arrivare[...]
Roma è la città delle mille chiese, delle mille cupole, è la capitale mondiale della cristianità, grazie alla Basilica di San Pietro e al Papa che qui ha scelto di abitare (e dove altro sennò?); ma c’è un angolo, nemmeno troppo distante dal centro, in cui la Città Eterna conserva le spoglie di molti poeti, artisti e pensatori, non cattolici, scopriamo insieme qual è.
Nel Rione Testaccio, alle spalle della Piramide Cestia, si nasconde questo angolo di calma e pace a pochi passi dal centro. È il cimitero acattolico di Roma, un luogo incantato, in cui il trambusto e il caos della città sembra svanire e a regnare è il silenzio e la tranquillità. Nonostante sia un cimitero, questo luogo non deve farvi venire in mente la classica immagine del lugubre e fredda der camposanto, ma al contrario, una volta entrati (da vivi, non ve la stamo a gufà) vi donerà un vero e proprio scampolo di paradiso. Questo spazio infatti è totalmente immerso nel verde e negli alberi, e nella sua parte più antica è strutturato proprio come un vero e proprio cimitero anglosassone, tanto che prima era chiamato, il cimitero degli inglesi. Un grande prato verde, con panchine in legno e un’atmosfera surreale, dove si proietta l’ombra della piramide e in cui ricordare due poeti romantici John Keats, vissuto e morto a Roma e Percy Bysshe Shelley, annegato in mare a seguito dell’affondamento del vascello su cui navigava.
Un luogo in cui nel tempo non furono sepolti solo inglesi, ma anche donne e uomini di altre nazionalità e non di religione cattolica. Un luogo in cui varie culture, vari personaggi del mondo dell’arte e non solo, sono conservati per l’eternità nell’abbraccio de mamma Roma. Così a passeggio tra i vialetti di questo luogo incantato potremo incontrare il celebre monumento funebre di William Wetmore Story, che egli ha scolpito per sé e per sua moglie; un bellissimo angelo accasciato su un cippo di marmo, famosissimo in tutto il mondo come Angelo del dolore. Continuando ancora troveremo il cippo di Elisabeth Wegener-Passarge, una sfortunata ragazza morta a Roma nel 1902, dopo appena 15 giorni di matrimonio. Per immortalare il suo ricordo nell’eternità il suo giovane sposo e scultore tedesco Ferdinand Seeboeck ha dato vita a un bellissimo monumento, iscrivendo un dolcissimo epitaffio: “Ella passò da un dolce sogno d’amore/ alla vita degli angeli!”.
Infine non mancano gli italiani, anche loro artisti, pensatori e scrittori non solo del passato ma anche del presente. Antonio Gramsci è uno degli uomini più famosi presenti in questo cimitero e passando agli scrittori italiani possiamo fare il nome di Carlo Emilio Gadda, autore di romanzi famosissimi come La cognizione del dolore o uno ambientato proprio nella capitale, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana. Insieme a loro, a luglio del 2019 si è aggiunto anche un’altra delle penne più prolifiche della letteratura italiana contemporanea, quella di Andrea Camilleri. L’inventore del Commissario Montalbano, diventato famoso non solo in Italia ma in tutta Europa grazie alla serie televisiva interpretata dell’attore romano Luca Zingaretti, ha voluto essere sepolto in questo luogo magico, proprio a Roma, dopo una riservatissima funzione privata.
I nomi importanti presenti in questo cimitero non finiscono qui e se volete andare a rendergli omaggio, vi aspetterà un luogo incantato, dove oltre al silenzio a farvi compagnia sarà anche una grande colonia felina che potrebbe fare invidia a quella di Largo Argentina.
Se, da una parte, il nostro viaggiare per le vie di San Lorenzo non è ancora terminato; dall’altra, verso Scalo, si sente arrivare[...]
La precedente tappa ci ha portati in una sorta di Terra di Mezzo: quasi un luogo della perdizione che non tutti conoscono o[...]
Hai mai visitato la Chiesa del Domine Quo Vadis? Situata sulla Via Appia Antica, questa piccola e affascinante chiesa custodisce una suggestiva leggenda:[...]
Era dedicata alla ninfa sorella del re Turno e venerata nel cuore del Foro Romano, la fonte di Giuturna è ricca di testimonianze[...]
È una fermata della linea 19 del tram della città di Roma. Ecco cosa è possibile visitare nei suoi dintorni. Da Villa Borghese[...]
Spostiamoci dal centro e facciamo di necessità virtù. La tappa di oggi è tra le meno turistiche e le più “residenti” che si[...]
Mi sarebbe piaciuto trattenermi un po’ di più all’interno del quartiere di San Lorenzo, ma ancora una volta sento che il tempo non[...]
Sei mai sceso a Regina Margherita/Morgagni ? Non è solamente un punto di riferimento per i pendolari, ma lo è anche per i[...]
Sei mai entrato nella Chiesa di Sant’Angelo in Peschiera? Si trova nel rione Sant’Angelo e al suo interno ospita dipinti di grande valore,[...]
Concedetemi di usare tutto il mio black humor per farvi percorrere le vie di questa nostra nuova tappa. Dopo l’incubo a luci rosse[...]
Il monumento è una colossale fontana, i cui resti sono ancora oggi visibili, dopo alcuni interventi di restauro. Ecco la storia di uno[...]
Il titolo di questa tappa vi vuol condurre in inganno. Un piccolo gioco di parole che vuol mettervi dell’umore giusto per poter affrontare[...]
Le tappe che vi sto facendo percorrere con quest’ultimi articoli sono meno consequenziali di quando non siano state in passato. Nonostante non siano[...]
Situata a Piazzale degli Eroi, questa fontana rappresenta un piccolo rifugio di pace nel caos urbano di Roma. Con il suo design semplice[...]
Le strade che percorreremo oggi sono state condotte dalla sottoscritta un po’ troppe poche volte. Non sono luoghi facili da raggiungere, i mezzi[...]