“FloraCult” torna a Roma con la mostra mercato di piante, fiori e sostenibilità
Per tre giorni i Casali del Pino ospitano l’edizione 2025 di una manifestazione che ha scelto come tema coltivare la meraviglia, un invito[...]
Roma è piena di storie leggendarie epiche, a volte dei falsi che si sono creati nel corso dei secoli e che oggi riteniamo inconfutabilmente veri, come quello del pollice verso degli imperatori nei confronti dei gladiatori o quello della celebre frase pronunciata da questi guerrieri, Ave Caesar, morituri te salutant! Ecco dunque i cinque falsi miti intorno queste figure leggendarie della Roma antica!
Già a quei tempi, quando la parità dei generi non era nemmeno minimamente ipotizzata, nel campo gladiatorio esistevano combattenti uomini e combattenti donne. Numerosi ritrovamenti archeologici, ma anche documenti scritti da storici come Tacito o poeti come Giovenale e Petronio, descrivono senza dubbi la discesa nelle arene di mulieres ad ferrum ovvero donne armate. Nella lotta gladiatoria queste donne potevano prendere le parti di regine guerriere come Budicca, raccontata da Petronio oppure combattere contro i nani, come aveva voluto l’imperatore Nerone o infine combattere tra di loro, come per la prima volta accadde ad Ostia antica, grazie a un certo Ostiliano. Per quanto rari e insoliti dunque, i combattimenti in cui apparivano donne all’interno dell’arena non erano impossibili!
Fin da bambini ci hanno insegnato o raccontato che una volta terminato il combattimento tra gladiatori, l’imperatore aveva il potere di lasciarli invita o di dare loro la morte, attraverso il famoso gesto del pollice; se rivolto verso l’alto il combattente avrebbe avuto salva la vita, al contrario, se rivolto verso il basso, veniva ucciso. In realtà non accadeva proprio questo, anzi, il pollice rivolto verso l’alto o lasciato a metà stava a indicare proprio la messa a morte del gladiatore. L’equivoco probabilmente è nato a causa del nostro gesto per dire “ok”! Inoltre, mandare a morte un gladiatore era un evento assai raro che si verificava solamente nel caso in cui questo avesse combattuto slealmente; ma anche in questo caso difficilmente si ricorreva al gesto estremo e inoltre a mandarlo a morte non era l’imperatore ma un’altra figura…
Il potere di vita e di morte sul gladiatore infatti era riservato alla figura dell’editor ovvero colui che finanziava la manifestazione, che ce metteva li sordi, pe’ capisse. I gladiatori infatti erano di sua proprietà, ogni combattente per lui era un grande investimento in termini di denaro e anche se la legge romana prevedeva un risarcimento nel caso di morte del gladiatore, perderne uno in combattimento, significava avere una grande perdita economica. Così solo in casi di combattimenti sleali o altre motivazioni magari legate alla fama in declino del combattente, questi guerrieri venivano mandati a morte e il segnale era verbale: se l’editor gridava Iugula, “sgozzalo” allora doveva essere ucciso, se invece gridava Mitte, “lascialo”, doveva essere lasciato andare.
Altro luogo comune che ha preso piede nelle storie dei gladiatori era che i combattenti entrando nell’arena salutassero l’imperatore con la frase Ave Caesar, morituri te salutant! Questa frase probabilmente non è stata mai pronunciata da nessun gladiatore entrato in un’arena romana. L’equivoco di questa storia è nato da un racconto di Svetonio, in cui si riportano queste parole pronunciate da alcuni condannati a morte nei confronti dell’imperatore Claudio in occasione di una finta battaglia navale nelle celebrazioni della bonifica del Lago del Fucino. Da qui si è creduto che probabilmente ogni combattimento era preceduto da questa frase, ma in realtà i gladiatori non erano né condannati a morte, né schiavi.
E infatti, come abbiamo potuto capire tra le righe dei paragrafi precedenti e come avevamo già accennato in un altro articolo in cui abbiamo esplorato la figura del gladiatore, questi combattenti non erano affatto né schiavi, né avanzi di prigione, né condannati a morte. Chi diveniva gladiatore lo faceva per scelta, perché sapeva che quella vita gli avrebbe potuto dare gloria e fama in tutta Roma e non solo, in tutto l’impero. In ogni modo la loro vita era legata indissolubilmente al lanista ovvero il proprietario della palestra in cui il gladiatore passava la sua vita ad allenarsi per combattere.
Per tre giorni i Casali del Pino ospitano l’edizione 2025 di una manifestazione che ha scelto come tema coltivare la meraviglia, un invito[...]
Al Lido di Ostia si celebrano i 10 anni di “World of Dance” in Italia, con un evento di grandi proporzioni, tre giorni[...]
Il “PalaJova!” di Lorenzo Jovanotti fa tappa nella Capitale con la sua contagiosa energia, una band in grande stile, opening da scoprire e[...]
Il 21 aprile Roma celebra il suo Natale, un’occasione unica per immergersi nella storia della Città Eterna. Rievocazioni storiche, spettacoli ed eventi speciali[...]
Pasquetta a Roma offre infinite possibilità, tra parchi, ville storiche e gite fuori porta senza lasciare la città. Dalle passeggiate sul Lungotevere ai[...]
Il professore di fisica più amato del web fa tappa nella Capitale per due date del tour teatrale in cui trasforma il palcoscenico[...]
Il Museo Orto Botanico di Roma, in occasione dell’annuale fioritura dei ciliegi, celebra il momento con un evento straordinario, che permette di vivere[...]
A Ladispoli torna la tradizionale Sagra del Carciofo, un evento imperdibile per gli amanti della buona cucina. Tra stand gastronomici, degustazioni e spettacoli,[...]
“Anastasia”, il film d’animazione che ha conquistato una generazione di adulti e bambini, è pronto a stupire il pubblico del Brancaccio con una[...]
Il Tulipark di Roma ha finalmente riaperto, regalando una nuova stagione di colori e profumi alla capitale. È il momento perfetto per immergersi[...]
Il grande Maestro del Novecento sarà celebrato in un concerto speciale nell’auditorium che porta il suo nome, con protagonista strumentale il prestigioso Ensemble[...]
Dal 4 al 6 aprile, il Teatro Ghione salpa verso un’avventura epica con “La Maledizione dei Caraibi”, un musical ricco di mistero, duelli[...]
Dal 3 al 6 aprile, Roma diventa la capitale della cultura pop con il Romics, la fiera del fumetto, del cinema e del[...]
Lo spettacolo teatrale fa tappa al Brancaccio con due repliche. La musica al centro di un racconto in cui la memoria collettiva di[...]
Uno dei cantautori capitolini più apprezzati del panorama nazionale è il protagonista di un live speciale al Palazzo dello Sport, dove ripercorrerà i[...]