I Ludi Magni, una festa romana carica di adrenalina
Sapevi che ai tempi dell’antica Roma in questo periodo dell’anno si celebrano i Ludi Magni. Questi erano momenti di festa tanto amati dai[...]
Ebbene sì, questa notizia potrebbe sconvolgere la vostra concezione dei gladiatori e tutta l’idea che avevate dei famosi lottatori dell’antichità, ma andiamo a capire da dove derivano!
Partiamo dalla notizia meno sconvolgente per tutti, probabilmente, ovvero l’origine del nome dei gladiatori. Questi combattenti, veri e propri atleti che lo stato romano allenava per gli spettacoli, vengono chiamati in questo modo perché l’arma da loro utilizzata nei combattimenti era il gladio, una spada piccola romana, utilizzata anche dai soldati dell’esercito. La vera notizia però è che, secondo gli storici contemporanei e anche quelli antichi, la figura del gladiatore, non è nata a Roma ma deriverebbe da usanze etrusche. Infatti su alcune tombe di Tarquina gli archeologi hanno ritrovato dipinti che testimoniano l’usanza di combattimenti, soprattutto in occasioni private che fanno pensare a una derivazione etrusca del combattimento gladiatorio. Ovviamente la tradizione si sarebbe trasferita a Roma e qui sarebbe nato il vero mito del gladiatore, che se diventava un uomo di successo era addirittura pagato di più di un generale dell’esercito e diventava l’eroe dei ragazzi e l’amore impossibile delle ragazze.
Gli atleti che venivano allenati all’interno delle palestre romane chiamate Ludi Magni avevano diverse estrazioni dal galeotto proveniente dalla prigione, al soldato caduto in disgrazi; dallo schiavo che cercava la libertà attraverso il combattimento ai condannati a morte o prigionieri di guerra. Questi si allenavano nelle palestre per combattere due o tre volte l’anno e al contrario della tradizione raramente morivano in combattimento o venivano uccisi a fine duello per ordine dell’imperatore. Infatti costui per ogni morte di un combattente doveva pagare una cifra molto alta che raramente era disposto a sborsare. I gladiatori poi venivano addestrati a lottare anche contro le bestie feroci come leoni, elefanti, ippopotami e qualsiasi altra bestia esotica che i romani conoscessero. Una volta scelto di diventare un combattente poi, questi atleti per legge diventavano infamis, perché si sposavano a un ambienti di bassifondi e reietti respinti dalla società. Questo status veniva sciolto nel momento in cui il gladiatore otteneva fama, successo e gloria per le sue imprese compiute all’interno dell’arena.
Le lotte dei gladiatori all’interno degli anfiteatri solitamente non venivano svolte uno contro uno ma a coppie; a sfidarsi erano i diversi tipi di combattenti esistenti che erano i Reziari, i Secutores, i Mirmilloni, i Traci e i Dimachaeri. Le sfide classiche erano: Reziari contro Secutores o Traci contro Mirmilloni.
Il reziario era un particolare tipo di gladiatore che invece che combattere principalmente con il gladio, aveva a sua disposizione una rete con dei pesi, simile a quella da pesca, un tridente e un pugnale. La sua armatura era leggera e le uniche protezioni erano una manica in metallo e una protezione per la spalla, per il resto era completamente scoperto, scalzo e senza elmo.
Il principale del reziario era il secutor, prende il nome dalla sua principale caratteristica, quella di inseguire l’avversario – che sfuggiva visto che non aveva nessuna protezione -, per ingaggiare una battaglia corpo a corpo. La sua arma principale era appunto la spada e si difendeva con uno scudo liscio che lo proteggeva dalla testa alle ginocchia. Era dotato di elmo, anch’esso liscio per non dare nessun appiglio alla rete del reziario e di una grande preparazione fisica alla resistenza.
L’artiglieria pesante dei gladiatori, il colosso, questo era il mirmillone. Un uomo gigante che indossava un pesante elmo e portava con sé uno scudo che lo proteggeva dalla testa ai piedi. È il tipico soldato romano che immaginiamo nelle battaglie, praticamente una fortezza pressoché inespugnabile che poteva essere impensierita solo dai prossimi due tipi di gladiatori.
Prende il nome dalla sua provenienza, la regione della Tracia ed era una tipologia di guerriero molto agile, protetto da uno scudo leggero rettangolare e da delle protezione per le gambe che arrivavano fino al ginocchio; armato di una spada ricurva, questo combattente la utilizzava per colpire l’avversario alle spalle, al collo o ai fianchi. La sua leggerezza metteva in pensiero proprio il mirmillone, che con la sua pesante armatura era molto impacciato nei movimenti.
L’ultima tipologia di gladiatore era il Dimachaerus, combattente semplice e leggero che combatteva tutto all’attacco. Era infatti dotato di 2 gladi o due pugnali e non indossava alcuna protezione, nemmeno un elmo leggero.
Sapevi che ai tempi dell’antica Roma in questo periodo dell’anno si celebrano i Ludi Magni. Questi erano momenti di festa tanto amati dai[...]
Scopri “Ambienti 1956-2010”, una mostra che esplora l’evoluzione del design e dell’arte dal 1956 al 2010. Un percorso affascinante che mette in luce[...]
Volcanalia era un’antica festività dedicata al dio del fuoco e dei vulcani, Vulcano. Si celebrava il 23 agosto ed era un modo per[...]
Il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese ospita 14 opere dedicate ai celebri cavalli di Camillo Rospigliosi in occasione del Concorso Ippico di[...]
È un viaggio intercontinentale che attraverso la fotografia, permette di scoprire le affascinanti infrastrutture sotterranee di Ghella. Non perdertela! Puoi vederla fino al[...]
Erano festeggiamenti dedicati alla dea Diana, e prevedevano rituali davvero particolari, come la creazione di ghirlande per i cani da caccia. Li conoscevi?[...]
La Galleria Gallerati ospita la mostra personale di Flavia Bigi con disegni acquerellati su carta e limpide sculture che trasmettono intimità e tenerezza.[...]
Palazzo Bonaparte ospita la mostra dedicata a Vincent Peters, fotografo di fama mondiale che ha reso immortali personaggi famosi, brand e campagne pubblicitarie.[...]
Conosci questa figura divina? Per molti era l’ultima spiaggia, ma per gli imperatori era la protettrice di qualcosa di più grande: il loro[...]
“L’inconscio della memoria” è il titolo della mostra visitabile a Villa Borghese dedicata alla scultrice franco-americana Louise Bourgeois, tra le più influenti del[...]
Vorresti vedere questa mostra? Espone gli scatti dei più grandi fotografi del ‘900, invitando a riflettere sul tema dello specchio e del doppio,[...]
Una festa antica ma che insegna molto quella dei Lucaria che a metà luglio era dedicata alle divinità che proteggevano i boschi, ecco[...]
Era il 64 d.C. e nel bel mezzo dell’estate Roma fu colpita da un terribile incendio, tramandato ai posteri anche per le accuse[...]
È davvero incredibile quello che è stato ritrovato a Palazzo Nardini. Durante un lavoro di restauro al palazzo è stato ritrovato un affresco[...]
Il Museo di Roma in Trastevere ospita la prima retrospettiva italiana della nota artista di origine camerunense Angele Etoundi Essamba, da sempre impegnata[...]