La Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami e la storia della sua confraternita
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È una chiesa che è stata costruita secoli fa per volere delle suore domenicane che avevano come loro monastero quello di San Sisto, per questa ragione oggi è dedicata ai Santi Domenico e Sisto. L’hai mai visitata? Al suo interno custodisce molte opere d’arte.
La Chiesa di dei Santi Domenico e Sisto è un maestoso edificio religioso del 1500, che al suo interno custodisce un ricco numero d’opere d’arte, molte delle quali sono state realizzate in base ai progetti di uno degli scultori più noti di tutta la storia dell’arte, Gian Lorenzo Bernini.
Vale quindi davvero farle una visita e quindi farsi una passeggiata nel rione Monti per raggiungerla su Largo Angelicum. Pare sia aperta ogni giorno in occasione della messa.
Normalmente l’edificio si chiama Chiesa dei Santi Domenico e Sisto, ma può anche essere riconosciuto come la Chiesa di San Sisto Nuovo.
Questo perchè nell’anno in cui è avvenuta la sua costruzione, è stato costruito anche un convento destinato alle suore domenicane, che prima di trasferirsi su Largo Angelicum, vivevano in un convento sulla Via Appia dedicato a San Sisto. Per questa ragione la chiesa viene anche indicata come di San Sisto Nuovo e viene appunto dedicata a San Sisto, oltre che al fondatore dell’Ordine dei Domenicani.
È stato impiegato quasi un secolo per realizzare la chiesa, ma si può dire che è valsa davvero la pena impiegare del tempo per costruirla, perchè è particolarmente affascinante, sia all’esterno che al suo interno.
Ha una facciata che cattura subito l’attenzione di chi la osserva, perchè è ricca di decorazioni. Statue, torce fiammanti e il rilievo di un cane che rappresenta i domenicani e la loro fedeltà ai messaggi evangelica, la rendono un vero gioiellino. Per non parlare poi dei suoi interni, che sono decorati con marmi, affreschi e sculture, molte delle quali sono state realizzate in base a dei modelli di Gian Lorenzo Bernini.
Sono una serie di elementi che rendono l’edificio un vero scrigno di tesori, oltre che un luogo davvero suggestivo. È infatti da non perdere.
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