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La Chiesa di Santa Maria della Pace, dalla facciata barocca ai capolavori al suo interno

foto di: Immagini prese dal web

Tra gli edifici di culto più innovativi della Capitale, la Chiesa di Santa Maria della Pace ha una facciata trapezoidale che richiama un palco teatrale, cappelle e affreschi di rara bellezza al suo interno

La Chiesa di Santa Maria della Pace e la sua facciata

La Chiesa di Santa Maria della Pace è situata nella piazza omonima che si trova nel rione Ponte, vicino a Piazza Navona a Roma. La sua inaugurazione è datata 1482 quando papa Sisto IV la fece costruì là dove sorgeva una cappella intitolata a Sant’Andrea e per ricordare un evento miracoloso secondo il quale un’immagine della Madonna avrebbe sanguinato in quel luogo. Nel corso del ‘600 sono stati poi fatte delle modifiche, ampliando il volume dell’edificio con la facciata barocca che voleva ricordare un palco teatrale, a due ordini e preceduta da un pronao semi circolare sostenuto da colonne tuscaniche. La chiesa si spinge in avanti andando a riempire lo spazio della piccola piazza che la precede, con molte case che furono abbattute da Pietro da Cortona proprio per creare questa forma trapezoidale.

La Chiesa di Santa Maria della Pace e i suoi interni

L’interno è costituito da una breve navata con una crociera ottagonale e da una tribuna sormontata da una cupola. L’altare invece è disegnato da Carlo Maderno e incornicia il dipinto della Madonna col bambino. A entrambi i lati troviamo due cappelle. Partendo da destra, la prima è stata commissionata da Agostino Chigi, banchiere del papa, è attribuita a Raffaello, la seconda fu progettata da Antonio da Sangallo il Giovane ed ha una decorazione rinascimentale sull’arcata esterna, opera di Simone Mosca, e due affreschi, la Creazione di Eva ed il Peccato originale di Rosso Fiorentino. La prima cappella sulla sinistr ha dei notevoli affreschi rinascimentali di Baldassarre Peruzzi mentre la seconda ospita dei marmi che provengono dal Tempio di Giove Capitolino.

Il Chiostro del Bramante, perla del Rinascimento

Un altro elemento di spicco della chiesa è il chiostro del Bramante, una delle opere più importanti del Rinascimento cinquecentesco. La pianta quadrata è ottenuta attraverso la ripetizione di un modulo pari alla larghezza del portico. All’interno del portico le lunette sul muro che si trova sullo sfondo sono affrescate con Storie della vita della Vergine, alle quali si aggiungono episodi legati alla chiesa e all’immagine miracolosa e oggi è sede di mostre d’arte temporanee.