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Nel cuore di Villa Borghese si trova la fontana dei cavalli marini, costruita alla fine del ‘700 per sostituire una già esistente, ecco la sua struttura e gli artisti che hanno lavorato per realizzarla
La fontana dei cavalli marini è una delle tante che fanno parte dei giardini di Villa Borghese, polmone verde al centro di Roma. Situata in una piccola piazza dove confluiscono quattro viali alberati, è stata realizzata nel 1791 per sostituire la precedente fontana del Mascherone, distrutta durante i lavori di trasformazione dell’intero parco. A dare una forte spinta alla sua costruzione fu Marcantonio IV Borghese, tra i principali mecenati romani del Settecento, che aveva preso il compito di trasformare la villa in un grande giardino alla moda.
La progettazione della fontana dei cavalli marini è opera di Cristoforo Unterperger, pittore di origini tirolesi che all’epoca lavorava sia per l’aristocrazia della città che per il Vaticano. A realizzarlo invece fu Vincenzo Pacetti, scultore di fiducia di Marcantonio. Il tema proviene da un cammeo che fu donato proprio allo scultore. I cavalli furono realizzati anche da Luigi Salimei e Antonio Isopi, mentre la vasca è opera di Giovanni Antonio Bertè.
All’interno di una vasca circolare scavata nel terreno, affiorano dall’acqua quattro cavalli marini, con le zampe sollevate e i corpi a forma di pesce. I cavalli sorreggono con le teste e con le code una seconda vasca più piccola che è sormontata da un doppio calice decorato con foglie d’acanto. Le fontane di Villa Borghese sono state costruite tra l’inizio del XVII e gli inizi del XX secolo, alcune usate come punto di sosta altre come elemento decorativo e questa entra a far parte delle aggiunte che furono effettuate subito dopo i lavori di ampliamento del parco.
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