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La fontana dei Dioscuri di fronte al Palazzo del Quirinale

foto di: Immagini prese dal web

La fontana dei Dioscuri si erge imperiosa di fronte al Palazzo del Quirinale a Roma, la versione odierna è diversa da quella originaria di fine ‘500 a causa del restauro della piazza voluto da papa Pio VI

La fontana dei Dioscuri, la nascita del progetto

Al centro della piazza del Quirinale e di fronte al palazzo che è residenza del Presidente della Repubblica, si trova la Fontana dei Dioscuri. La sua storia ha inizio alla fine del ‘500 quando il restauro dell’Acqua Felice diede inizio a lavori per una ramificazione sotterranea secondaria del condotto per consentire l’approvvigionamento idrico del colle in questione con la costruzione di fontane che svolgessero questo compito. All’epoca il palazzo del Quirinale era la dimora estiva del pontefice e la realizzazione della vasca di fronte a questo fu affidata a Domenico Fontana.

La fontana dei Dioscuri, la struttura originaria

Nella piazza, proveniente dalle vicine terme di Costantino, era stato posto l’imponente gruppo marmoreo dei Dioscuri, composto dalle due figure maschili che tengono a freno i loro cavalli. Il Fontana ne dispose il restauro, li trasportò in posizione più centrale nella piazza, li girò in modo che fossero rivolti verso il palazzo e infine collocò la nuova fontana ai piedi del gruppo, posto su un alto piedistallo. La fontana era costituita da vasca quadrilobata, al cui centro un pilastro sorreggeva un catino da cui precipitava l’acqua. La struttura poggiava su tre gradini, al cui livello più elevato è posta un’ulteriore stretta vasca interrata che circonda quella principale.

La fontana dei Dioscuri, come la troviamo oggi

Nel 1782 papa Pio VI progettò un nuovo assetto urbanistico del plesso, il blocco dei Dioscuri fu separato e tra di loro fu innalzato uno dei due obelischi che ornavano la tomba dell’imperatore Augusto, recuperato alla base del cinquecentesco Ospedale di San Rocco a Ripetta, la fontana fu smantellata per essere sostituita con una vasca circolare in granito recuperata dalla zona del Campo Vaccino, l’area tra il Circo Massimo ed il Tevere, con l’originale di Domenico Fontana che andò definitivamente perduto. L’arrivo delle truppe napoleoniche a Roma sospese l’opera di trasformazione della piazza con i lavori che furono completati nel 1818.