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L'Arco di Costantino, un monumento in onore di un glorioso Imperatore

foto di: Immagini prese dal web

Ai tempi di Roma antica chi rientrava vittorioso da una battaglia, riceveva in suo onore un monumento. All’Imperatore Costantino è stato ad esempio dedicato un enorme Arco, che oggi si trova accanto al Colosseo e che racconta le gesta del glorioso Imperatore.

Un arco in onore di una vittoria

Ai tempi dell’antica Roma le guerre erano dei momenti sacri ed in modo particolare lo erano le vittorie. Quando ad esempio qualcuno vinceva una battaglia, otteneva in suo onore un monumento, che poteva essere un altare oppure un arco. Tutti i più grandi della storia romana nei secoli ne hanno ricevuto almeno uno, nonostante oggi a Roma si siano conservati soltanto tre grandi archi. Il  primo di questi è dedicato a Tito, il secondo a Settimio Severo ed il terzo all’Imperatore Costantino. Quest’ultimo è il più grande dei tre archi ed è stato costruito per ricordare le gesta dell’Imperatore nella battaglia di Ponte Milvio.

Oggi il possente monumento si trova vicino al Colosseo, nel mezzo della Via Trionfale, ai tempi nota come “Via Triumphalis“. Questa è una strada che collegava la città di Veio al Campidoglio ed era percorsa dalle truppe che rientravano trionfanti dalle battaglie. Non c’era quindi un punto migliore nel quale posizionare l’arco che celebrava la vittoria di Costantino contro il suo storico nemico Massenzio. Le sue gesta avevano portato la pace a Roma dopo un lungo periodo di guerra civile, per questo motivo nel 312 il Senato aveva fatto ergere questo enorme arco, che sarebbe stato inaugurato solamente nel 315.

Un agglomerato di opere in una sola

L’Arco di Costantino è quindi una maestosa opera dedicata all’Imperatore. Questa però non è stata costruita da zero come può sembrare, ma è l’unione di più opere dedicate ad altri imperatori. L’Arco è stato realizzato in un periodo difficile per Roma, di decadenza.

In quegli anni quindi non vi erano abbastanza scultori che potessero realizzare un monumento da zero, come il Colosseo o lo stesso Arco di Settimio Severo. Sono stati quindi riciclati dei pezzi di altre antiche costruzioni. Questi successivamente sono stati uniti tra loro insieme a a delle nuove parti che raffigurassero Costantino. Il risultato di tutto ciò è stato quindi l’arco che oggi vediamo in tutta la sua bellezza.

La sua struttura è stata realizzata modificando un secondo arco che probabilmente era stato dedicato ad Adriano. A questo sono stati aggiunti alcuni pannelli e statue appartenenti a Marco Aurelio, delle sculture che rappresentano i daci prigionieri, ed infine un fregio dedicato a Costantino. Quest’ultimo è costituito da sei pannelli che ricordano le gesta del glorioso Imperatore e che iniziano con la sua presa di potere, per poi terminare con la battaglia su Ponte Milvio.

Il mistero dell’iscrizione nell’Arco

Alla cima dell’arco si trova una scritta che spiega il motivo della costruzione dell’opera. Costantino aveva sconfitto il tiranno Massenzio ed aveva portato la pace su tutta Roma. Il Senato quindi non poteva che rendergli onore tramite un’opera gloriosa come le sue gesta. Nella stesssa iscrizione però c’è un curioso particolare. Costantino viene considerato vittorioso perchè ispirato dalla grazia divina, ma in realtà non è del tutto chiaro di quale divinità si stia parlando. Costantino è noto nella storia per aver emanato insieme a Licinio l’editto di Milano del 313, che stabilisce a Roma la libertà di culto. La battaglia di Ponte Milvio è però avvenuta prima, per cui si pensa che durante questa l’Imperatore sia sia convertito al cristinesimo.

Una leggenda infatti racconta che Costantino in battaglia aveva visto una croce con l’iscrizione latina “In questo segno vincerai” e che quindi fosse rientrato a Roma vittorioso proprio grazie a questo simbolo. L storia però spiega che Costantino si convertì al cristianesimo solamente in punto di morte e non prima, di conseguenza non si sa bene a quale divinità si riferisca la scritta.

Sappiamo solo che l’editto di Milano stabilito dall’Imperatore ha posto la fine ad una serie di martiri all’interno di Roma ed è stato la base per porre il cristianesimo come unica religione all’interno dell’Impero.