Il Quirinale, dar Papa ar Presidente della Repubblica, passando per Napoleone
26 Marzo 2021
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foto di: Immagini prese dal web
Sesto tra i più grandi palazzi al mondo e secondo come residenza di un Capo di Stato, il Quirinale, oggi la Casa degli Italiani è una delle strutture più affascinanti di Roma, in cui risiede il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Quirinale, il luogo che ha incantato i papi
C’è un luogo di Roma, che soprattutto nell’antichità era rinomato per la sua salubrità e bellezza: questo era il colle del Quirinale. Il suo nome deriva dal fatto che su questo collis, come lo chiamavano i romani, al contrario di tutte le altre alture chiamate montes, era posizionato un altare dedicato a Quirino, una delle divinità secondariedel pantheon romano. Questa piccola ara poi, dopo la morte di Romolo, venne ampliata a vero e proprio tempio, dopo che il primo re defunto venne assimilato alla figura della divinità Quirino. Questo luogo inizialmente era pura campagna, rialzata dai terreni paludosi vicini alle sponde del Tevere e quindi molto più fresca e salubre di tutte le altre zone di Roma. Così, durante il Rinascimento, Ippolito d’Este, che diede vita anche a Villa d’Este a Tivoli, vi fece costruire un giardino a fianco del piccolo edificio già presente nella sua proprietà; di questo luogo si innamorarono tutti i papi, che dopo aver comprato questo terreno, ne ampliarono la residenza e facendone il loro palazzo, prima solo per l’estate, in seguito per tutto l’anno. Ben 30 pontefici abitarono dentro questo palazzo, arricchendolo e abbellendolo con dipinti e affreschi di Pietro da Cortona, Domenico Fontana, Guido Reni e molti altri.
Napoleone, Mazzini e i Savoia, nessuno seppe resistere al fascino del Quirinale
Pure er franzoso Sor Napoleone, non seppe resistere alla bellezza di questo palazzo e anzi, nel breve periodo in cui Roma fu sotto il dominio dell’Impero Francese, l’imperatore la eresse a sua residenza realizzando numerosi lavori per adeguarla al suo gusto. Peccato che poi ci abitò molto poco per potersi godere i suoi cambiamenti. Un’altra piccola interruzione rispetto alla residenza papale fu quella della Repubblica Romana del 1849, guidata dal triumvirato di Mazzini, Armellini e Saffi, che qui ebbero il loro centro operativo. L’ultimo pontefice a poter dimorare in queste stanze, che sono ben 1200, fu Pio IX, che dopo la presa di Roma del 1870, fu costretto a fuggire nei palazzi del Vaticano, lasciando questo splendido palazzo in mano ai Savoia. La casa regnante sabauda in realtà non era molto entusiasta di andare a vivere nello stesso palazzo del Papa, ma alla fine cedettero alla sua bellezza e al suo fascino.
Il Quirinale oggi, la Casa degli italiani
Ad oggi il Palazzo del Quirinale è la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica e lo è fin dal 1948. Già De Nicola, primo Capo dello Stato, fissò qui la sua residenza e così, senza soluzione di continuità, lo è stato per i suoi 11 successori. Soprattutto con gli ultimi Presidenti, questo palazzo ha cominciato ad aprirsi molto di più ai cittadini e al pubblico di turisti e non, che vogliono visitare le bellezze al suo interno. La sua apertura verso l’esterno si manifesta anche nel nome con cui anche Mattarella, è solito appellare la sua residenza, Casa degli Italiani, per far capire quanto questo luogo sia il palazzo di tutti e non di uno solo. Il 2 giugno, durante la Festa della Repubblica, questo palazzo apre gratuitamente a tutti gli italiani che possono così girare nei suoi giardini.
Al suo interno, oltre alle visite artistiche, che riprenderanno non appena la situazione pandemica cesserà, si svolgono numerosi eventi come concerti, conferenze, conferimenti di premi o serate culturali come quella svoltosi ieri sera, in occasione dei Dantedì, i giorni dedicati al padre della lingua italiana Dante Alighieri nell’anno del suo 700° anniversario; l’attore Roberto Benigni infatti, ha recitato e incantato con la sua lettura del XXV canto del Paradiso nel Salone dei Corazzieri, davanti al Presidente della Repubblica Mattarella e al ministro della Cultura Franceschini.
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