“Narciso, la fotografia allo specchio”, una mostra che riflette sul concetto del doppio
Vorresti vedere questa mostra? Espone gli scatti dei più grandi fotografi del ‘900, invitando a riflettere sul tema dello specchio e del doppio,[...]
Tutti sappiamo, chi più, chi meno, la leggenda o meglio le diverse versioni della leggenda che portarono alla fondazione della città di Roma, da parte di Romolo e del suo gemello Remo, ma quale fu la morte del primo Re della Capitale?
Figlio di una delle più importanti sacerdotesse dell’antichità, Rea Silvia e del dio della guerra Marte, Romolo, come anche suo gemello Remo, era destinato ad avere una vita epica e sicuramente destinata all’eternità. La leggenda vuole infatti che a vent’anni, passando purtroppo anche per l’omicidio del fratello, quest’uomo fondasse una città che rimase punto di riferimento per tutta la durata della storia del mondo occidentale, per la sua potenza, per la sua potenza evocativa, per la sua bellezza. Il suo regno durò 38 anni, molto a lungo per l’epoca in cui visse e sempre la leggenda ci tramanda come agli inizi di luglio (il 5 o il 7) del 716 a. C. Romolo morì, o meglio sparì. Infatti se la storia della cesta e dell’allattamento da parte di una lupa è famosa e stampata nella mente di tutti quella della morte del primo Re di Roma, è un evento avvolto nel mistero, su cui si stende l’ombra di un omicidio.
La leggenda racconta infatti che mentre Romolo era in un adunanza nella Palude delle Capre, che si trovava nel luogo dove poi sorse il Campo Marzio, Romolo fu avvolto dalle nubi di una tempesta che lo portò in cielo tra gli dèi romani. Così racconta Plutarco nella sua Storia di Romolo:
La luce del sole si sarebbe offuscata, sarebbe calata una notte che non era placida né serena, ma agitata da terribili tuoni e scossa da ogni parte da raffiche di vento e da pioggia scrosciante. Allora la folla, che era accorsa numerosa, si sarebbe dispersa, mentre i potenti si radunarono l’uno accanto all’altro; quando la bufera cessò e tornò la luce, il popolo convenne nel luogo di prima alla ricerca del re, pieno di rimpianto; ma i potenti non permisero che si affannassero a cercarlo; invece invitarono tutti a onorare e venerare Romolo poiché era stato innalzato tra gli dèi: da buon re sarebbe divenuto per loro un dio propizio.
Anche Tito Livio, il famoso storico romano, concorda su questa storia, aggiungendo inoltre un altro particolare nella suo scritto Ab Urbe Condita:
Infatti Proculo Iulio, mentre la città era angustiata per la nostalgia del re ed era ostile ai senatori, si fece avanti nell’assemblea come autorevole testimone di un fatto pur straordinario. “Romolo – disse – o Quiriti, padre di questa città, alle prime luci dell’alba di oggi, calatosi giù dal cielo improvvisamente mi si è presentato.
Poiché io, pieno di sacro terrore e in atto di riverenza, ero rimasto immobile, pregandolo che mi fosse lecito guardarlo in volto, mi disse: “Va’, annuncia ai Romani che i celesti vogliono che la mia Roma sia capitale del mondo; coltivino dunque l’arte militare, sappiano e tramandino ai discendenti che nessuna potenza umana può resistere alle armi dei Romani.” E, dopo aver detto queste parole – disse – se ne andò in cielo”.
La storia però non sembra essere così rosea e infatti altre fonti parlano di un Romolo che aveva assunto ormai dei caratteri dispotici e tirannici, limitando molto l’azione e la libertà del Senato. Sappiamo quanto i romani siano affezionati alla propria autonomia e libertà e non potevano dunque più accettare altre restrizioni, così forse durante una seduta di un consiglio regio, nel tempio di Vulcano, Romolo fu ucciso, smembrato e i suoi pezzi nascosti sotto le vesti dei senatori sepolte in vari luoghi della città. La storia però sembra non fermarsi qui, perché sembra esserci un particolare ancora più macabro: alcuni sostengono che la sua testa, dopo essere stata divisa tra i senatori presenti, sarebbe addirittura stata mangiata dagli assassini. Insomma veramente una brutta fine per il primo Re di Roma.
Vorresti vedere questa mostra? Espone gli scatti dei più grandi fotografi del ‘900, invitando a riflettere sul tema dello specchio e del doppio,[...]
Una festa antica ma che insegna molto quella dei Lucaria che a metà luglio era dedicata alle divinità che proteggevano i boschi, ecco[...]
Era il 64 d.C. e nel bel mezzo dell’estate Roma fu colpita da un terribile incendio, tramandato ai posteri anche per le accuse[...]
È davvero incredibile quello che è stato ritrovato a Palazzo Nardini. Durante un lavoro di restauro al palazzo è stato ritrovato un affresco[...]
Il Museo di Roma in Trastevere ospita la prima retrospettiva italiana della nota artista di origine camerunense Angele Etoundi Essamba, da sempre impegnata[...]
Erano i giochi pubblici più famosi di tutta Roma e per un’intera settimana animavano la città e la sua arena di tantissime attività,[...]
28Il palazzo della Cancelleria di Roma ospita una mostra multimediale per scoprire le invenzioni del genio di Leonardo Da Vinci per un viaggio[...]
Artiste romane e le loro opere realizzate tra il 1910 e il 1940 sono protagoniste della mostra che è visitabile al Casino dei[...]
Fors Fortuna era la divinità del caso e del destino e nell’Antica Roma veniva celebrata con un rito e un culto che è[...]
Finalmente è arrivata l’estate e quale modo migliore c’è d’inaugurarla se non a suon di musica? Ecco tre canzoni romane sulla bella stagione![...]
La Galleria d’Arte Moderna ricorda le opere che Keith Haring realizzò durante la mostra che tenne 40 anni fa al Palazzo delle Esposizioni[...]
Al Forum Austriaco di Cultura è stata esposta “Petunia Carnage”, un’affascinante esposizione fotografica che per l’osservatore può essere un ottimo spunto di riflessione.[...]
I romani tenevano molto a questa festa, perché celebrava una divinità particolarmente cara alla città, ovvero la dea del focolare, Vesta. Ma in[...]
La Sacrestia del Borromini, all’interno della Chiesa di Sant’Agnese in Agone in Piazza Navona ospita la nuova edizione del Capriccio Italiano Festival 2024[...]
Sala gremita, emozioni e pubblico delle grandi occasioni per la Premiére del lungometraggio “In viaggio con Lei” del regista Gianluca Gargano, organizzata dall’Italia[...]