“Poemi di Terra Nera” è la mostra che parla al cuore e alla materia
“Poemi di Terra Nera” è una mostra che trasforma la Galleria Borghese in un dialogo tra antico e contemporaneo. Fino al 14 settembre,[...]
Istituiti da Romolo, gli Equirria erano un’altra delle numerose festività romane. Perché si svolgevano? Chi poteva parteciparvi?
Una volta, per divertirsi, non c’era bisogno di molto: bastava un cavallo, un pò di vino, cibo in abbondanza e ce semo tutti ah Pomà, vai cor tango!
Tra tutte le popolazioni, ovviamente, il popolo romano non faceva eccezioni e allora a fine febbraio, precisamente oggi, ecco che s’aprivano gli Equirria, ripetuti di nuovo il 14 di marzo. Di cosa si trattava? Indetti in origine dal primo re di Roma, Romolo, questi caratteristici ludi antichi, in onore del dio Marte, secondo la leggenda padre dei gemelli, prevedevano suggestive corse di cavalli, come suggerisce l’etimologia del termine, dal latino equicurria.
(Fonte: Capitolivm)
I fantini non dovevano far altro che raggiungere Campo Marzio, allóra fuori dai confini sacri del Pomerium, e il gioco era fatto, tra polvere, grida e applausi. Proprio in quel luogo, infatti, poco distante da quelle che sarebbero divenute in futuro alcune delle attrazioni principali della città (Piazza del Popolo, Piazza di Spagna e il Pantheon), pare si trovasse il famoso Trigarium di Roma, una sorta di campo d’allenamento alle gare equestri.
Ora, per parlare degli Equirria si potrebbe utilizzare anche il detto co’ ‘na fava du’ piccioni, e per una precisa motivazione. Se da un lato, infatti, il risvolto ludico della celebrazione era dietro l’angolo, dall’altro si piazzava sicuramente il suo scopo funzionale. In altre parole, la festività non aveva solo il ruolo di intrattenere il pubblico, ma quello di educare. Finalità propedeutica degli Equirria era, infatti, la preparazione dei giovani che, di lì a breve, si sarebbero apprestati alla carriera militare, varcando le fila dei legionari.
(Fonte: Verde Azzurro – Notizie)
D’altra parte, l’animo dei romani poteva definirsi piuttosto battagliero. Per questo motivo, i festeggiamenti erano dedicati alla divinità della guerra. Avviare pubblicamente l’addestramento di cavalli e uomini diventava allora necessario. Ancor di più se, a questo, si aggiungeva una postilla sul periodo: da calendario, infatti, le escursioni dei soldati romani sarebbero iniziate poco dopo, con l’avvento della primavera.
La competizione degli Equirria, insomma, era un appuntamento importante, per Roma e per i suoi fanciulli e sarà facile per voi, immaginarne la confusione e il fasto. Soprattutto, vi sarà facile immaginarne il subbuglio alla parola: “scommesse!” ché, se i cittadini romani avevano una grande passione, poteva chiamarsi proprio “passione per il gioco d’azzardo“, in ogni sua forma. In particolare, durante questa festa, scommettere diventava una vera mania per il romano che, già nel famoso detto panem et circenses (pane e giochi), tradiva quotidianamente la sua inclinazione.
(Fonte: Wikipedia)
Così, mentre qualcuno a poca distanza s’allenava con l’harpastum, sugli spalti ben in vista del Trigarium qualcun altro puntava tutto su bighe, trighe e (raramente) quadrighe. Pe falla breve, da quarche parte “Febbre da cavallo” doveva pur nasce’, così come il Passatella da osteria, e vi diciamo di più! In fatto di mandrakate, manco gli imperatori scherzavano. Se Augusto arrivò a perdere 20 mila sesterzi in un giorno, Claudio si distinse fra tutti, facendosi costruire un apposito carro personale, utile sì agli spostamenti, ma munito di tavola da gioco – sia mai avesse avuto voglia di una partita coi suoi amati dadi!
“Poemi di Terra Nera” è una mostra che trasforma la Galleria Borghese in un dialogo tra antico e contemporaneo. Fino al 14 settembre,[...]
Le Vestalia erano le feste dedicate alla dea del focolare dove ardeva il fuoco sacro di Roma senza nessuna interruzione. Ecco in cosa[...]
La festa di Bellona, oggi dimenticata, racconta la Roma più arcaica, quella che invocava la forza prima delle battaglie. Un tuffo affascinante nel[...]
Dopo il successo delle edizioni precedenti, “UnArchive Found Footage Fest” torna per il terzo anno in molte location della Capitale e con una[...]
Torna l’evento annuale che consente a romani e turisti di poter visitare gratuitamente edifici notevoli per le loro caratteristiche architettoniche. Il patrimonio architettonico[...]
Protagonista di questa mostra una Roma cosmopolita, al centro di una complessa rete di viaggi e rapporti che annullano confini nazionali e culturali.[...]
Roma era nota anche per il commercio e Mercurio era il dio che proteggeva i mercanti. Era celebrato alle idi di maggio, con[...]
Lemuria era una festa dell’antica Roma dedicata all’esorcismo degli spiriti dei defunti. Durante questa ricorrenza, i romani compivano rituali per scacciare i lemuri,[...]
Fondata da italiani nel 1980, è diventata in fretta un punto di riferimento per gli appassionati di arte e di cultura e questa[...]
Il 7 maggio, Cinecittà ospiterà la cerimonia finale dei Premi David di Donatello 2025, giunti alla loro 70ª edizione. Tra i candidati spiccano[...]
Dal 14 maggio al 13 agosto, il Palazzo delle Esposizioni ospita “Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana”, una mostra che celebra l’eccellenza artigianale e[...]
Le Floralia, celebrazione dedicata alla dea Flora, erano una delle feste più colorate e gioiose dell’antica Roma. Dal 28 aprile al 3 maggio,[...]
Certo! Ecco un articolo di tre paragrafi, circa 300 parole, sulla mostra *FLOWERS* al Chiostro del Bramante: — Al Chiostro del Bramante,[...]
I “Ludi Cerealici” erano degli eventi ludici che si tenevano al Circo Massimo, e a quali gli spettatori assistevano vestiti di bianco, dopo[...]
Arriva a Roma la prima mostra retrospettiva dedicata alla prolifica carriera artistica del fotografo Franco Fontana, con opere selezionate dal suo vasto archivio[...]